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Siracusa: terra di miseria e di mafia nella ricchezza

di Concetto Alota –

Prigionieri tra miseria, mafia e ricchezza. Oggi nella provincia di Siracusa la malavita riorganizzata si è rafforzata, diventando elegante e potente. Lentamente è stata sostituita da pseudo mafiosi; sono scomparsi i vecchi clan, arrestati o morti ammazzati. Siracusa un tempo ordinata, pulita, combattente e potente, patria della cultura, con tante bellezze e natura, oggi è prigioniera dei piccoli e numerosi clan che controllano a tappeto il monopolio dello spaccio della droga e il controllo in proprio di tante attività commerciali. Rimane, purtroppo, tra i primi posti per consumo di stupefacenti in Sicilia. Tutto questo avviene attorno ad una stratificazione sub-culturale di basso profilo. Non mancano gli atteggiamenti da boss. Rimane un perno importante durante le competizioni elettorali e ogni qualvolta ci sono raccomandazioni per licenze, multe o documenti da sbrigare.  

In diverse zone della città si registrano traboccanti e vistose angherie tra degrado e malandrinate che assommano una condizione di sub cultura da bulli, con allo sfondo la soverchieria nei confronti degli onesti cittadini. Insiste una sorta di ordine para-mafioso per incutere paura e rispetto tra minacce e inciviltà ai cittadini onesti che devono subire per avere noie. Non siamo in un’ambiente sicuro; piaccia oppure no, ma questa è la pura verità. Si registrano continue fughe di notizie e riverberi appartenenti ad una sub cultura di basso profilo, con il sospetto che pezzi delle istituzioni, politici, commercianti e tanto altro ancora, possano essere in “buoni rapporti” con uomini della malavita e non solo per il disbrigo veloce di problemi a vasto raggio, ma di altri “favori” e affari.

I continui colpi inferti dalle forze di polizia allo spaccio della droga, hanno fatto scoprire un aumento degli assuntori di stupefacenti di ogni ordine e grado, genere e natura; fenomeno che si espande in quasi tutto il territorio siracusano in maniera esponenziale. Spaccio delle droghe che registra una forte capacità remunerativa per gli specialisti del settore, con migliaia di euro che entrano nelle tasche dei “mercanti di droga”; ma lo scenario e gli equilibri sono cambiati. L’aumento del consumo di stupefacenti nella concorrenza tra i gruppi organizzati e i battitori liberi autonomi costituiti nelle rispettive piazze di spaccio, senza il peso dei clan storici e l’abbassamento del prezzo, ha calmierato il mercato, aumentando la vendita della droga a dismisura. È una semplice logica deduzione di mercato. 

SINTESI DELL’ULTIMA RELAZIONE SEMESTRALE AL PARLAMENTO DELLA DIA NEL 2022

“In tema di stupefacenti, particolare rilievo riveste l’operazione conclusa nel semestre dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza198 che, a Siracusa, ha portato all’arresto di 4 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, corruzione, peculato e falso in atto pubblico. Le indagini hanno documentato uno stretto e consolidato “rapporto d’affari” tra affiliati alla criminalità siracusana e alcuni pubblici ufficiali infedeli. Questi ultimi avrebbero ceduto cospicui quantitativi di droga, sottratta dall’ufficio corpi di reato del Tribunale di Siracusa, ricevendo periodicamente dai referenti delle piazze di spaccio un corrispettivo in denaro. In tale contesto territoriale, emergono anche episodi corruttivi posti in essere da imprenditori e pubblici amministratori, come documentato, nel periodo in esame, dagli esiti di un’indagine200 conclusa, il 3 ottobre 2022 dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza, con l’arresto di un amministratore del Comune di Priolo Gargallo (SR)201 indagato per concussione, istigazione alla corruzione, tentata concussione e falso in atto pubblico”.

Secondo le ultime statistiche, sta aumentando sempre di più il consumo di stupefacenti tra i giovani, uomini, donne, gente di una certa etàIn tal senso, lo studio della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, durante la discussione sulle dipendenze tra adolescenti, ha stabilito che non si tratta solo di oppiacei, ma anche di eroina, benzodiazepine e di altre sostanze che vengono mescolate con l’alcool o con gli psicofarmaci.

In effetti, in questa fascia di età, sembra molto diffuso anche il cosiddetto poli-consumo. Droghe, bevande alcoliche, tabacco e così via. Il problema è che non esiste un vero e proprio sistema di prevenzione, e spesso i genitori non si accorgono nemmeno che i figli stanno fanno uso di stupefacenti.

Le sostanze stupefacenti costano di meno, e sono reperibili anche sul web, e questo da quando è iniziata la pandemia da Covid, e le attività online hanno preso maggiormente piede.

Il fattore scatenante della dipendenza si differenzia in base al carattere, alla condizione dell’ambiente in cui i giovani vivono. La tossicodipendenza ha una componente genetica tra le proprie cause, ma non può essere ridotto tutto a questo dramma sociale. C’è chi inizia ad assumere droghe per imitare i coetanei, o per sentirsi parte di un gruppo.

Escono dal commercio della droga molti degli uomini storici dei vecchi clan; un ricambio naturale, dovuto all’assenza sul campo di personaggi perché ritirati a vita privata o perché finiti in carcere con una lunga detenzioni, anche se buona parte del commercio all’ingrosso della droga è ancora in mano a uomini indipendenti degli storici clan. Insomma, una suddivisone del mercato con la “libera circolazione” nel territorio in cui a fare la differenza è la concorrenza del mercato che ha portato al calo del costo degli stupefacenti senza i tanti passaggio che fanno lievitare i prezzi. 

I più ricercati dai grossisti della droga sono quelli che hanno alle spalle esperienze e sono considerati “bravi nel mestiere”.

Non solo droga. I reati in forte aumento sono i furti in appartamenti, magazzini, garage, il lavoro nero e l’abusivismo diffuso con remunerazioni di elemosina. Altro aspetto criminoso, che interessa la salute dei cittadini, è il cattivo mantenimento di prodotti destinati alla popolazione (non sempre, ovviamente), come frutta, pane, carne, salumi, formaggi e tanto altro ancora nei locali pubblici. Reati che per la cronaca sono stati scoperti copiosi dalle forze di polizia.

Ma l’allarme sociale è nella nuova frontiera dell’estorsione, di piccolo calibro con un nuovo metodo. Non più richieste individuali ai negozianti, ma attraverso i grossisti che riforniscono i negozi, i ristoranti, i bar, i panifici, gli alberghi e tutto il resto, ma anche piccole somme ai commercianti amici degli amici. La domanda arriva con eleganza e mai con la minaccia come un tempo, quando esplodevano le bombe nelle sedi delle attività. Nella buona sostanza, la “preghiera dell’ambasciatore” spiega semplicemente che il negoziante deve servirsi per i suoi approvvigionamenti al grossista di “fiducia” indicato dall’inviato, che di solito è “l’amico buono” del commerciante. E questa metodologia si espande in tutti i settori, ma la più diffusa è nel comparto alimentare: frutta e verdura, carne, pane e derivati della farina, acqua, vino, liquori e bevande, carne, pesce e altro, così come nel gioco d’azzardo e l’usura.

Il vecchio fenomeno dei “clienti” che non pagano la droga è scomparso con i vecchi clan; chi non pagava era minacciato e a volte soppresso. Ora per risparmiare sulla mano d’opera sono anche i familiari, spesso minorenni, che vengono utilizzati come pusher o per nascondere gli approvvigionamenti di droga in più punti per un giro di affari davvero notevole.

Le indagini delle forze di polizia sono ormai a catena di montaggio, senza tregua. Arresti e condanne copiosi in lungo e in largo per tutto il territorio siracusano, confermano che inquirenti e investigatori lavorano alacremente, con arresti in sequenza continua, regolare e avvicendata. Si tratta di gruppi organizzati in una condizione di lavoro attiva H24 stabile, che non viene scalfita dagli arresti numerosi anche in flagranza di reato, effettuati da polizia, carabinieri e guardia di finanza. I gruppi di spacciatori sono talmente tanti che le forze dell’ordine non fanno in tempo a finire una indagine per iniziarne un’altra.

Il volume d’affari dei gruppi criminali, ormai scollegati tra di loro, e somma una montagna di denaro liquido ogni giorno. Nel preventivo di spesa ci sono le somme per il mantenimento dei familiari degli arrestati e le spese degli avvocati. Un esempio: solo 100 dosi di cocaina quotidianamente vendute, formano un introito di circa 3.000 euro al giorno. Nel corso delle tante indagini, oltre agli arresti, sono stati sequestrati chili e chili di cocaina e di hashish e tanti soldi in contanti, oltre ad armi e munizioni.

Inutile dire che prosegue senza sosta e tanto impegno, l’attività di prevenzione dei carabinieri e della polizia di Stato e della guardia di finanza attraverso il lavoro capillare degli investigatori specializzati nel settore droga, oltre al controllo del territorio con spiegamento di uomini e mezzi.

Per la provincia di Siracusa permane un particolare e forte interesse della criminalità organizzata per il traffico di stupefacenti e di mini estorsioni, settore appannaggio sia della criminalità semi-organizzata che di quella comune, con i nuovi gruppi indipendente. Sul fronte degli stupefacenti si sono registrati picchi in positivo per i grossisti e spacciatori.

In materia di mafia e affari, da non sottovalutare la “La pericolosità della “zona grigia”, tesi sostenuta poco tempo fa dal procuratore Nicola Gratteri. Infatti, come riportato dalla Dia – “Sono proprio queste fasce deviate dell’imprenditoria che diventano l’area grigia che consente alla mafia di creare un’altra area grigia all’interno della Pubblica Amministrazione. Una proprietà transitiva in cui il professionista colluso inocula la mafia nell’Ente locale spesso attraverso la corruzione. Una condotta delittuosa che ha un costo in termini di denaro o di altre utilità che vengono offerte al funzionario pubblico. Un costo che però crea fidelizzazione: il funzionario, una volta corrotto, specie se corrotto dalla mafia, diventerà punto di riferimento dell’organizzazione, non avrà margini di ripensamento, sarà, in definitiva egli stesso mafioso”.

Gli stili di consumo della droga emergenti nei giovani segnalano una nuova tendenza nel fenomeno del consumo di stupefacenti, distinguendosi profondamente ed in certi aspetti addirittura gravissimi dalle pratiche di consumo illecito che si sono consolidate negli anni con il dilagare delle tossicodipendenze dalle droghe. Ormai si parla di un “fatturato” di milioni di euro nel mercato delle droga. Uno spazio importante nella società moderna già carica di mille problemi per la normale esistenza legata ai consumi e non più ai vecchi e sani valori della vita.

Rimane fuori controllo il possesso di armi, l’uso e la diffusione tra la malavita organizzata siracusana dell’acquisto di armi per uso proprio, e soprattutto la difesa e la funzione di mantenere il controllo del territorio che costituisce la precondizione della loro operatività criminale.

I rifornimenti di armi della malavita organizzata siracusana si svolge nella maggior parte dei casi a Catania, ma anche in Calabria. Facilmente si trovano ogni tipo di armi. Il costo è variabile in base al tipo di arma e dagli anni in tempo in cui è stata prodotta. La armi corte sono le più richieste e il prezzo varia da 500 a 2000 euro. Molto richieste le pistole a salve modificate il cui prezzo oscilla dai 250 alla 500 euro, in base al tipo di modifica ottenuta. Ma sul web insistono dei “book” registrati all’estero consultabili con tanto di foto, marca e prezzi.

Carabinieri e polizia hanno portato a termine una lunghissima serie di operazioni con la perquisizioni in alcuni edifici popolari dei vari quartieri della città in cui si annida buona pare della malavita organizzata siracusana, con il sequestro consistente di armi e droga. Preoccupa la disponibilità di armi e la concordia apparente tra gli uomini dei vecchi clan e nuovi gruppi indipendenti.

Si registra già da tempo una presa di distanze generalizzata rispetto alle scelte delle precedenti generazioni. La cultura giovanile non si connota più in termini antitetici e contraddittori nei giovani rispetto alla cultura degli adulti; continua a circolare droga ma con modalità differenti rispetto al recente passato. Le nuove droghe veicolano modelli di socialità diffusa simbolicamente opposti rispetto ai tossicodipendenti. Il loro consumo si concentra in spazi e tempi del fine settimana, nelle discoteche, droga party illegali, in paradossale in sintonia con ritmi, tempi e modalità di consumo della società moderna che si svuota dagli alti valori della vita. Tuttavia le ideologie ed i valori sottesi a tali comportamenti restano a tutt’oggi un universo ancora sconosciuto per le scienze sociali.

Tuttavia, la provincia di Siracusa rimane ricca con i suoi paesi e borghi antichi, l’industria, l’agricoltura, la cultura e le bellezze naturali che il mondo ci invidia.  

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