Cronaca

Augusta, detenuto incendia la cella e ferisce un agente

Ha messo a soqquadro la cella appiccando anche il fuoco.

All’arrivo degli agenti di polizia penitenziaria che volevano soccorrerlo, ha chiuso il cancello ferendo gravemente un operatore.

Il nuovo episodio di violenza è avvenuto alla casa di reclusione di Augusta.

Il gesto insano è stato compiuto da un detenuto straniero, con problemi psichiatrici e per questo motivo in regime di sorveglianza speciale, che altre volte si è reso protagonista di episodi d’intemperanza.

L’aggressione si è verificata la notte tra sabato e domenica e a farne le spese, un assistente di polizia penitenziaria, costretto a ricorrere alle cure dei sanitari che gli hanno riscontrato la frattura allo zigomo e al braccio.

Unanime la solidarietà e la condanna da parte delle organizzazioni sindacali di categoria. “Purtroppo – afferma Nello Bongiovanni, segretario del Sappe – le aggressioni e i casi di volenze sono all’ordine del giorno. Le condizioni di lavoro degli operatori penitenziari sono in perenne emergenza”.

Calogero Navarra, segretario regionale del Sappe, rimarca che “gli stranieri scontino le pene nei loro paesi, e di prevedere la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari”.

 “ll penitenziario di Augusta sta implodendo, affollato da soggetti psicopatici che destabilizzano l’ordine e la sicurezza interna – tuona Fabio D’Amico, coordinatore provinciale della Fns Cisl – l’amministrazione penitenziaria si faccia carico di assegnare settanta unità di agenti e quindici ispettori, ripristinando anche le condizioni strutturali minime dell’istituto”.

Intanto, il partito democratico annuncia nuove ispezioni nelle carceri siracusane. “Da quando c’è il Governo Meloni – rileva il senatore Antonio Nicita – la popolazione carceraria è aumentata da 54mila a 61mila e 500 detenuti rispetto a una capienza di 48mila posti.

Le parole e gli atteggiamenti del sottosegretario Delmastro non sono, culturalmente e politicamente adeguate al livello richiesto dal suo mandato”.

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