Primo Piano

Bayesian, uno studio per recuperare il relitto

Mentre la Procura di Termini Imerese ha iscritto al registro degli indagati il comandante e l’equipaggio della Bayesian, il veliero affondato una settimana fa a Porticello, la Camper & Nicholsons, società armatrice dell’imbarcazione ha dato mandato ai tecnici di studiare un piano per il recupero del relitto, che si trova a 49 metri di profondità, adagiato sul lato destro.

Nel serbatoio del relitto vi sarebbero circa 18 mila litri di carburante; la priorità sarà innanzitutto lo smaltimento della sostanza che potrebbe avere effetti inquinanti se dovesse fuoriuscire dall’imbarcazione. Andrebbe quindi completamente svuotato il serbatoio del relitto. Il secondo passaggio, potrebbe essere la messa in sicurezza della barca per proseguire ad un piano dettagliato per il suo recupero.

Una volta svuotato il serbatoio e stilato un piano la società armatrice lo presenterà alle autorità per ottenere il permesso per procedere alla rimozione della Bayesian, operazione che potrebbe richiedere diverse settimane. La Camper & Nicholsons, ha comunque dato piena disponibilità ed è in contatto in queste ore con le autorità italiane per portare a compimento il recupero del relitto.

Intanto, una testimone ha raccontato che alle 21.30 vedeva la barca da Solunto (Palermo) – “abbiamo notato questa meravigliosa barca a vela” – e che sebbene il mare fosse calmo, dal cielo era evidente la minaccia di una tempesta. Sul Bayesian era “tutto acceso come se stessero facendo una festa a bordo”. Nelle ore successive le condizioni meteo erano notevolmente peggiorate, fino a quando “verso mezzanotte si è alzato pure il vento che stava diventando sempre più forte”.

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