Accorpamento camere di commercio, il commissario Dario Tornabene revoca la delibera
IL commissario ad acta della Camera di commercio di Siracusa, Dario Tornabene, ha revocato la delibera con la quale si disponeva l’accorpamento delle circoscrizioni territoriali delle camere di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa del 17 giugno scorso. Una decisione che arriva dopo la lunga diatriba, che chiude una stagione di veleni, dove quella parte che prima si era battuta tenacemente per l’accorpamento, dopo alcuni fatti di cronaca giudiziari, tra grida e sussurra, luci e ombre, aveva fatto una brusca frenata e la classica marcia indietro del pentimento collettivo, per “onorare” i desiderata di chi era stato il grande regista della manovra.
“Questa delibera, anche se tardiva – scrive Sandro Romano presidente di Confcommercio Siracusa – è in linea con la risposta del direttore generale del Mise, dottor Gianfranco Vecchio, e si sovrappone perfettamente alle motivazioni che ho dichiarato e rilasciato agli atti del consiglio camerale del 17 giugno scorso, motivando il voto contrario a un’irresponsabile delibera fatta da un consiglio in prorogazione, il giorno successivo al decreto assessoriale che attribuiva i seggi alle organizzazioni apparentate in due schieramenti. Delibera che, di fatto, sconfessa l’appoggio irresponsabile di una parte della politica a più livelli che hanno operato in contrasto con i principi della democrazia”.
In merito poi alle tematiche in generale delle camere di commercio, il presidente di Confcommercio Siracusa, Sandro Romano, incalza: “Mentre le Camere di Commercio implodono, una parte della politica, già avviata da qualche tempo nel viale del tramonto, indifferente alla gravissima situazione che penalizza il presente e il futuro del personale in servizio e in quiescenza dei dipendenti della camera di commercio, interviene irresponsabilmente contro chi è legittimato a insediarsi nel Consiglio Camerale, impedendo, in pratica, di poter porre soluzioni a una grave problematica che sta penalizzando anche il territorio, oltre le aziende e gli stessi lavoratori. Noi di Confcommercio Siracusa ci stiamo impegnando per mandarli a casa”.
Un “canto del cigno” chiaro e intonato che non lascia spazi a interpretazioni di sorta. E il viso si cosparse di cenere.