Agguato in viale Zecchino: “Non sparai per uccidere”
Sono comparsi dinanzi al Gip del tribunale di Siracusa i due indagati siracusani, arrestati domenica sera perché ritenuti gli autori dell’agguato ai danni di un diciannovenne.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa, Stefania Scarlata, ha convalidato l’arresto dei due presunti autori del tentativo di omicidio ai danni del diciannovenne Emanuele Gallaro, avvenuto domenica scorsa in viale Zecchino a Siracusa, dispondendone la misura cautelare in carcere. Il ventitreenne Carmelo Bianca e il diciannovenne Mattia Greco, entrambi siracusani, assistiti dall’avvocato Junio Celesti, si sono anche sottoposti all’interrogatorio di garanzia. Bianca ha sostanzialmente ammesso di avere esploso il colpo di pistola contro Gallaro, ma ha ribadito di non avere avuto alcuna intenzione di ucciderlo ma solo di spaventarlo. Tanto più che avrebbe sparato, quando la vittima, accorgendosi della sua presenza, si è nascosto in casa. Bianca ha anche confermato di avere avuto qualche giorno prima un diverbio con la vittima dell’agguato. Ha rigettato ogni addebito, invece, Greco, che, pur ammettendo di trovarsi alla guida del ciclomotore, ha sottolineato di non avere avuto il sentore che l’amico avesse intenzione di sparare. Greco fu arrestato dai carabinieri qualche ora dopo il tentativo di omicidio, mentre sin trovava in compagnia della fidanzata, mentre Bianca si è costituito presso la caserma dei carabinieri. I due erano entrati in azione in sella a un ciclomotore, che secondo gli investigatori, sarebbe stato guidato da Greco, mentre Bianca avrebbe premuto il grilletto del revolver con il quale avrebbe dovuto colpire Gallaro. Quest’ultimo, affacciato alla finestra per fumare, avendo visto la presenza dei due per strada e vedendosi puntare contro l’arma, si è nascosto, e schivando il cilpo esploso al suo indirizzo. Si sta verificando cosa sia realmente accaduto tra vittima e aggressore.