Altamore (Uil): “Il corpo dei vigili urbani a rischio implosione”
L’assessore alla Polizia Urbana sceglie i mezzi di comunicazione e i social per redarguire i vigili urbani che, a suo giudizio, non sarebbero stati ligi al dovere, suscitando le irte del sindacato di categoria, che replica a tono alle sue dichiarazioni. “Rispondere a tono all’Assessore Gibilisco sarebbe fin troppo facile – dice Alda Altamore, segretario della Fp della Uil – ma, non ce ne vogliano gli amici dell’informazione verso i quali abbiamo estremo rispetto, siamo convinti che utilizzare i mezzi d’informazione come “sfogatoio”, ha come risultato solo quello di delegittimare l’istituzione cui l’assessore stesso appartiene. Pertanto, posto che chi ha sbagliato debba pagare, ci sono leggi, contratti e procedure che vanno opportunamente attivate e applicate. Ad oggi, i social o gli organi di informazione non ci risulta facciano parte né degli uni né delle altre, anche perché le generalizzazioni, che non fanno bene ad alcuno, come già detto, producono solo delegittimazione per tutti”.
“Ringraziamo, comunque, l’Assessore – continua Altamore – di averci dato l’occasione di chiedere a lui e alla Giunta che rappresenta, di spiegarci una volta per tutte quale sia la vision che questa Amministrazione ha sul Corpo di Polizia Municipale, visto che i dati nudi, crudi e incontrovertibili (…impossibile che l’Assessore non se ne sia accorto!) parlano chiaro: nonostante sliding doors al vertice, nonostante una età media che rasenta i 60 anni, nonostante personale decimato da malanni, nonostante una ventina tra pensionati e, ahinoi, deceduti negli ultimi dodici mesi, non ci pare che il numero degli interventi e dei verbali sia sceso, anzi. Di contro, l’amministrazione ha scelto nel 2020, quando le norme covid ci consentivano le assunzioni in deroga, a non attivarle e da un anno e mezzo non riesce a dare il via nemmeno alle procedure, sicuramente più celeri, delle progressioni verticali, men che meno delle procedure, comunque semplificate, dei concorsi. Ha scelto di liquidare le richieste di questa organizzazione sindacale di applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro come ennesima scocciatura. Svicola rispetto a spettanze del personale non ancora liquidate. E tanto altro. Cantare e portare la croce ci può anche stare, ma se dobbiamo giocare a chi ha più cose da lamentare il personale vince tanto a zero.
“Il Corpo di Polizia Municipale di Siracusa è sull’orlo dell’implosione – conclude Altamore – speriamo, tra uno sfogo e un altro, di non dover appendere fuori il cartello “Chiuso per cessata attività”.