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Ambulante ferito: domani l’interrogatorio del responsabile

“Sono a casa, venitemi a prendere”. Queste le parole riferite al telefono ai poliziotti dal ventiduenne siracusano, incensurato subito dopo avere ferito alla gamba con un colpo di pistola un suo coetaneo venditore ambulante, in Ortigia. L’indagato, che è stato tradotto nella casa circondariale di Cavadonna, ha compreso di avere esagerato e lui stesso, dopo l’agguato, si è recato a casa telefonando ai poliziotti che sono andati a prelevarlo.  

L’indagato, difeso dagli avvocati Giulia Genovese e Pietro Farina, comparirà domani davanti al gip del tribunale, Carmen Scapellato, per essere sottoposto all’udienza di convalida e all’interrogatorio di garanzia. Ha avuto modo, già, di collaborare con gli inquirenti ai quali ha indicato il luogo in cui si era disfatto della pisola, la riproduzione di una Beretta 92, calibro 9, opportunamente modificata e delle cartucce. Sul movente della gambizzazione è ancora tutto da stabilire ma l’interrogatorio di garanzia potrebbe essere il momento propizio per chiarire del tutto la posizione del ventiduenne. 

Gli investigatori della squadra mobile, con l’ausilio delle immagini tratte dalle telecamere della videosorveglianza presenti in Riva Nazario Sauro, hanno ricostruito la dinamica dell’episodio, avvenuto intorno alle 10 di venerdì quando l’indagato, a bordo di un furgone, ha avvicinato il suo avversario, che sostava davanti ad una bancarella del pesce, sparandogli contro un colpo d’arma da fuoco che lo colpiva al ginocchio sinistro. Il ferito, trasportato al Pronto Soccorso, è stato successivamente dimesso con una prognosi di venti giorni.  

Sul posto gli agenti della Polizia scientifica hanno sequestrato un bossolo, un’ogiva e alcune tracce emetiche per cristallizzare al meglio il contesto dell’evento criminoso. 

Francesco Nania 

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