Amministrative a Siracusa, l’ora del Tar
Riteniamo che sia necessario l’intervento, urgente, della Magistratura Amministrativa affinché venga fatta chiarezza su ciò che è accaduto in occasione delle elezioni comunali di Siracusa, in modo da avere i dati definitivi e certi delle recenti elezioni. Lo dichiarano Vincenzo Vinciullo, Giancarlo Lo Manto, Alfonso Giardina, Enzo Di Natale e Giuseppe Napoli, che, nella veste di rappresentanti dei rispettivi partiti, hanno partecipate ai lavori dell’Ufficio Elettorale Centrale, che ha concluso le sue attività lunedì scorso.
Abbiamo avuto modo di apprezzare i lavori dell’Ufficio Elettorale Centrale, il tentativo, da parte del suo Presidente e dei suoi componenti, di cercare di ristabilire la verità e, soprattutto, nel rispetto della legge, di cercare di raccogliere quanti più dati veritieri possibili, al fine di adempiere, con scrupolo e coscienza, alle funzioni per le quali sono stati nominati, ma, hanno proseguito Vinciullo, Lo Manto, Giardina, Di Natale e Napoli, nonostante la competenza, la capacità e tutto ciò che hanno messo in atto in questo periodo, il risultato non è stato raggiunto e la composizione del Consiglio Comunale, così come l’elezione del Sindaco, deve essere suffragata dall’intervento della Magistratura Amministrativa, che deve ordinare la riapertura dei plichi e il riconteggio delle schede dei voti per il Sindaco e dei voti per ogni singolo candidato.
In queste settimane, l’Ufficio Elettorale Centrale ha cercato, attraverso le copie dei verbali destinate allo stesso Ufficio, attraverso le fotocopie dei verbali, invece, destinate al Comune, attraverso le tabelle di scrutinio, dove rinvenute, attraverso il modello destinato in maniera informale all’Amministrazione Comunale, di certificare i dati, ma, il fatto stesso che le fonti da cui provengono detti dati sono diverse, non garantisce la certezza del risultato.
Se a questo primo dato incontrovertibile, oggetto, fra l’altro, di ampia verbalizzazione da parte di tutti i componenti dell’Ufficio Elettorale Centrale, si aggiunge il fatto che i dati, spesso, sono incongruenti, alcuni schizofrenici, altri in evidente contraddizione, non solo fra le varie fonti, ma anche all’interno della stessa fonte, si pensi, ad esempio, ai voti per le liste o per il sindaco superiori al numero dei votanti, al numero dei voti per le liste inferiore a quello di uno dei due generi, al numero di schede bianche che non coincideva fra quelle per l’elezione del Sindaco e quelle del Consiglio Comunale, è evidente che, hanno concluso Vinciullo, Lo Manto, Giardina, Di Natale e Napoli, tutto ciò richiede l’intervento, urgentissimo e non differibile, dal parte della Magistratura Amministrativa che, laddove ravvisasse la conferma degli evidenti errori abnormi, non dovuti a fatti materiali, ma al dolo, dovrebbe richiedere l’intervento della Magistratura Ordinaria, perché questa situazione deve finire una volta per tutte, in quanto è dal 2004 che, ad ogni elezione, emergono fatti incresciosi che mettono a serio rischio la credibilità delle stesse elezioni e delle Istituzioni, il raggiungimento della verità e, soprattutto l’effettiva e oggettiva adesione alla volontà dei cittadini.