Ammutinamento Fatima II, il pm Pagano chiede 3 ergastoli
Il pm Tommaso Pagano ha concluso la requisitoria sollecitando alla Corte d’assise (presidente Tiziana Carrubba, a latere, Alfredo Spitaleri) la condanna all’ergastolo per i due marittimi egiziani e per il tunisino, ritenuti responsabili dell’ammutinamento della motobarca Fatima II, avvenuto il 12 luglio 2012 e della morte del comandante Gianluca Bianca. Il magistrato ha parlato per circa un’ora e mezza. Una parte della requisitoria l’ha dedicata alle incongruenze che, a suo giudizio sarebbero emerse nel corso dell’istruttoria dibattimentale, soprattutto riguardo la posizione dei tre marittimi siracusani, che facevano parte dell’equipaggio e che hanno riferito sulle circostanze drammatiche dell’ammutinamento.
Nella seconda parte, invece, ha puntato il dito contro l’egiziano Elasha Rami Mohamed e del connazionale Mohamed Ibrahim Abd El Moatti Hamdy. Per i due ha chiesto la condanna all’ergastolo. Stessa condanna ha sollecitato per il terzo imputato, il tunisino Slimane Abdeljelil, detto Benzina, anche se ha tenuto a precisare la marginalità della sua posizione rispetto all’uccisione del comandante Bianca. Tra le parti civili, l’avvocato Giuseppe Piccione, che patrocina i genitori del marittimo siracusano scomparso, ha detto a sorpresa di non volere rassegnare alcuna conclusione, ritenendo che il processo non abbia chiarito i dubbi e le incertezze sulle modalità di uccisione di Bianca e sui responsabili della sua scomparsa.
Nella prossima udienza, fissata per il 29 ottobre, la parola passa i legali della difesa, avvocati Alessandro Cotzia e Rosario Giudice per i due egiziani, e l’avvocato Antonio Zizzi per il tunisino.