Ape Calessini, indagini della Procura di Siracusa
In osservanza di un provvedimento dell’autorità per ragione di sicurezza o di ordine pubblico: questa l’ipotesi di reato su cui la Procura aretusea coordina le indagini nell’ambito relativo ai titolari o conduttori di Ape calessini.
La magistratura si è mossa sulla scorta di una determina con la quale il sindaco ha autorizzato, in via provvisoria, una parte delle motocarrozzette e dei velocipedi a esercitare il servizio di trasporto delle persone per fini turistici.
Il provvedimento è stato emanato in attesa della definizione delle graduatorie del bando per la concessione di sessanta autorizzazioni per un periodo limitato da aprile a ottobre.
Molti altri operatori, pur sprovvisti del titolo provvisorio, si sarebbero messi in strada per esercitare il servizio trasgredendo al provvedimento dell’autorità pubblica.
Il reato ipotizzato dalla Procura, al momento, è contestato a carico di ignoti.
Intanto, si attende la pubblicazione della seconda graduatoria dopo che la prima è stata rettificata con riferimento a quella delle motocarrozzette.
Attende notizie anche la quarta commissione consiliare ai Trasporti. “Da parte dell’amministrazione comunale – dice il presidente della commissione, Angelo Greco – non è pervenuto né il nuovo regolamento e nemmeno la graduatoria, atti per i quali è necessario che esprimiamo un parere.
Constatiamo il ritardo nella trasmissione dei documenti ma non sappiamo quale sia il motivo anche se, ovviamente, abbiamo il sentore che qualcosa non vada per il giusto verso”.