Appalto servizio idrico, il Tar dichiara improcedibile il ricorso della Siam
La terza sezione del Tar di Catania ha ritenuto improcedibile il ricorso proposto dalla Siam. La società che gestisce il servizio idrico nel capoluogo, ha chiesto l’annullamento della mini gara d’appalto, bandita il cinque maggio dal Comune di Siracusa, con cui ha indetto della “procedura aperta telematica per l’affidamento della concessione del Servizio Idrico Integrato del Comune di Siracusa con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo”.
Il Comune di Siracusa e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa si sono costituiti in giudizio e hanno sollecitato il rigetto del ricorso. Con atto depositato il 2 settembre 2021, i legali della Siam hanno dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione di merito.
L’impresa accusa il Comune di “aver confezionato una disciplina speciale non conforme né ai dati (economici) reali della gestione (in atto e storica) né a quelli normativi”. La Siam contesta la non sostenibilità economica dell’offerta. L’affidamento dovrebbe avere la durata di due anni (ma sono state previste due possibilità di proroga di 1 anno la prima e sei mesi la seconda) per un importo complessivo di 57 milioni di euro. Il criterio di assegnazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ma, nella valutazione, la proposta tecnica inciderà per il 75 % e quella economica per il 25%.
Secondo quanto sostenuto dalla Siam, “l’equilibrio economico-finanziario dell’affidamento è compromesso dall’errata determinazione del fattore inesigibilità: si stima una percentuale di inesigibilità assoluta pari all’1% sul fatturato, mentre i dati storici raccolti da Siam nei passati anni di gestione si attestano su valori decisamente più elevati (4%)”. Criticata anche la durata dell’affidamento perché “insufficiente a garantire la remuneratività della gestione e il recupero del capitale investito”.