Inchiesta asili nido, Alfredo Foti ascoltato in Procura ribadisce la propria estraneità ai fatti contestati
Alfredo Foti, subito dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia aveva chiesto di essere sentito a discolpa di quanto notificatogli nell’ambito dell’inchiesta dove si trova indagato, insieme Giovanni Cafeo, dal Pm Marco De Mauro, titolare dell’indagine sull’affidamento degli asili nido; infatti, nei giorni scorsi è stato ascoltato alla presenza del suo legale di fiducia, Bruno Leone. Nella buona sostanza, Alfredo Foti, avrebbe sostenuto in maniera analitica al sostituto procuratore De Mauro la propria versione dei fatti, rappresentando la sua estraneità, a suo tempo dichiarata pubblicamente. Tanto è bastato a far decidere all’avvocato Bruno Leone a presentare una richiesta di archiviazione per la posizione del suo assistito. La parola ora passa alla magistratura inquirente che dovrà decidere se accettare o respingere la domanda presentata dall’indagato per i reati a lui ascritti. Ma, l’ufficio del pubblico ministero insiste sulle accuse di prime cure.
Per la cronaca, Alfredo Foti, si è dimesso nelle scorse ore da assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica del comune di Siracusa – come lo stesso ha dichiarato – per fatti che non sono attinenti il contesto giudiziario in cui è indagato, ma nell’ambito del confronto interno in atto nel Pd, facendo un passo indietro al fine di sgombrare il campo da possibili strumentalizzazioni.
Tornado all’inchiesta, gli avvisi di garanzia furono emessi nel mese di giugno nei confronti di Giovanni Cafeo, ex capo di gabinetto del sindaco Giancarlo Garozzo, e di Alfredo Foti, già assessore ai Lavori pubblici e consigliere comunale del Pd, con l’accusa di turbativa d’asta per gestire meglio gli asili nido e le assunzioni a essi legati. Secondo il procuratore della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, che coordina le indagini insieme con il sostituto Marco Di Mauro, Cafeo e Foti, “turbavano la gara per l’affidamento della gestione degli asili nido nel Comune di Siracusa in modo da determinare l’esito delle gare”.
In particolare, è contestato agli indagati di avere determinato mediante promesse, collusioni e altri mezzi fraudolenti, l’aggiudicazione di un lotto dell’appalto per la gestione degli asili nido al consorzio Solco. Il renziano Giovanni Cafeo è anche indagato per traffico d’influenze illecite, per avere sfruttato le proprie relazioni con il sindaco Giancarlo Garozzo, di cui era appunto capo di gabinetto, e con il dirigente dei Servizi sociali del Comune che è stato di recente sostituto, tutto ciò al fine di ottenere dagli aggiudicatari della gara sia una percentuale in denaro sia l’assunzione di persone da lui stesso indicate. E
Tutto parte dalla denuncia della consigliera comunale Simona Princiotta e del deputato nazionale Pippo Zappulla, entrambi esponenti dell’ala del Pd siracusano in netto contrasto a quello renziano guidato in provincia dal sindaco Garozzo. Nel 2013, la consigliera Princiotta presentò in Aula due atti d’indirizzo sulla gestione “poco chiara” di asili nido e impianti sportivi in proroga da quattordici anni. “A dicembre firmai una denuncia cautelativa proprio legata a questi atti in Consiglio comunale e il 12 agosto 2013 subì un attentato: la mia auto in sosta sotto casa fu data alle fiamme. Da lì le mie nuove denunce e l’avvio delle indagini sul nuovo bando per la gestione degli asili nido”, dichiarò subito dopo gli avvisi di garanzia, Simona Princiotta.
Infatti, lo scorso mese marzo, Simona Princiotta e Pippo Zappulla hanno incontrato la stampa per denunciare la gestione degli asili nido comunali da entrambi definita “un affare per pochi” mentre il deputato nazionale aveva nel frattempo presentato un’interrogazione al ministero degli Interni anche in merito alla nuova apertura di un nido da ventiquattro posti.
Le indagini, affidate ai Carabinieri della Procura di Siracusa al comando del luogotenente Domenico Di Somma, hanno fatto emergere un quadro probatorio a carico degli indagati, nel cui contesto è stata anche acquisita agli atti una registrazione audio in cui il consigliere comunale Roberto Di Mauro confidava alla collega consigliera Simona Princiotta fatti costituenti reato sull’affidamento del servizio degli asili nido. Nelle attività d’indagini si trovano anche tanti articoli pubblicati sulla stampa locale concernenti una richiesta del Comune di Siracusa di finanziamenti pubblici per incrementare gli asili nido malgrado che negli anni precedenti si fosse registrata una sostanziale diminuzione di richiesta di posti negli stessi asili nido.
Giovanni Cafeo è stato segretario provinciale del Pd nel 2010, con l’elezione del sindaco Giancarlo Garozzo fu nominato capo di gabinetto del Comune, fino al luglio 2015 poco dopo il suo ingresso nell’esecutivo regionale del Partito democratico. Dopo un rimpasto nella Giunta Garozzo interviene la nomina di Alfredo Foti, il più votato in Consiglio comunale nelle file del Pd, ad assessore ai Lavori pubblici. Alfredo è il nipote di Luigi Foti, uno dei vecchi leader della Democrazia cristiana.
Concetto Alota
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