Assenteismo all’Asp: un indagato: “solo una cortesia ai colleghi”
Sono continuati ieri mattina gli interrogatori di garanzia a carico dei diciannove fra amministrativi e dipendenti dell’Asp 8 di Siracusa, coinvolti a vario titolo dell’operazione anti assenteismo portato a termine dai militari della Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa.
Dopo i primi dieci indagati, ieri è toccato presentarsi dinanzi al Gip del tribunale di Siracusa, Patricia Di Marco, ad altri cinque indagati:
Marisa Bazzano di 62 anni, Anna Maria Battiato di 48 anni, Luigi Mangano di 53, Carmen Scalia di 62 e Michele Latino di 59 anni.
Tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del Gip, alla presenza del pubblico ministero Antonio Nicastro, che ha coordinato l’inchiesta. Una strategia difensiva, adottata anche da altri quattro indagati, che sono comparsi nella precedente udienza preliminare, tenuta la scorsa settimana. Ad eccezione di uno di loro, che ha sostanzialmente affermato di avere preso in consegna il badge di altri colleghi per fare loro una semplice cortesia. In realtà, a riferito l’indagato, medici e dipendenti si trovavano regolarmente sul posto di lavoro.
Una tesi che adesso dovrà essere verificata dal giudice per le indagini preliminari, chiamato a valutare la richiesta della Procura di Siracusa di disporre la misura cautelare dell’interdizione e quindi la sospensione dal posto di lavoro per la durata di due mesi. I magistrati hanno ipotizzato a vario titolo i reati di truffa aggravata ai danni del sistema sanitario nazionale, falso ideologico, falsa certificazione e attestazione a carico di questi diciannove indagati e degli altri quattordici peri quali sono stati richiesti provvedimenti più blandi,ritenendo la loro posizione giudiziaria più sfumata rispetto a quella degli altri.
Lunedì prossimo ci sarà l’ultimo troncone di interrogatori di garanzia. Sempre al cospetto del Gip Di Marco dovranno comparire Filippa Cocuzza di61 anni, Lucia Cicitta di65, Assunta Foti di 54 e Gianluca Aiello di 43 anni. Soltanto a conclusione del ciclo di interrogatori, il Gip scioglierà le riserve.