Assistenza ai disabili gravissimi, l’on. Pasqua striglia i sindaci del Distretto 46
“I sindaci del distretto 46 hanno precise responsabilità nella mancata erogazione delle prestazioni socio sanitarie integrative nei confronti di quei disabili gravissimi per i quali le famiglie reclamano più ore di assistenza domiciliare”. Il parlamentare regionale del M5S, Giorgio Pasqua punta il dito contro i rappresentanti del distretto socio sanitario che opera nella zona Sud della provincia. “Conosco molto bene i casi sollevati di recente – spiega Pasqua – e si sbagliano coloro che gettano la croce soltanto sull’azienda sanitaria provinciale. Il signor Parentignoti e gli altri che si trovano nelle sue stesse condizioni, sono assistiti dall’Asp per un totale di 62 ore settimanali, un termine previsto dalla legge per il quale non si può in alcun modo derogare. Ciò significa che non può più essere erogato il servizio di assistenza h 24”.
Alle famiglie che si sono rivolte ad associazioni che, a loro volta, hanno chiesto l’intervento del presidente della Regione e dell’assessore regionale alla Salute, e persino del presidente della Repubblica, non rimarrebbe altro da fare se non organizzare una sorta di assistenza in famiglia oppure rivolgersi alla Rsa-Suap dell’ospedale di Lentini dove c’è la possibilità di prestare assistenza ai disabili gravissimi. “I genitori del 56enne avolese, come quelli del 15enne di Noto – dice Pasqua – vogliono assistere i loro figli a casa. La soluzione la può dare il distretto socio-sanitario 46 che hanno la possibilità e i fondi per integrare l’assistenza erogata dall’Asp. Mi risulta che la stessa azienda ha sollecitato i sindaci di Noto, comune capofila del distretto, Pachino, Avola, Rosolini e Portopalo, a intervenire ma nessuna risposta a oggi è pervenuta”.
Il deputato regionale pentastellato si dice preoccupato anche in prospettiva futura. “I distretti devono farsi carico dell’applicazione della legge 328 del 2000, legge quadro per la realizzazione del sistema integrato d’interventi e servizi sociali” è la norma per l’assistenza, finalizzata a promuovere interventi sociali, assistenziali e sociosanitari che garantiscano un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà che prevede interventi anche per il cosiddetto progetto dopo di noi. Si tratta di progetti che si attuano attraverso i distretti socio sanitari che vanno integrati con il piano di zona”. Pasqua ha avuto modo di approfondire la questione con le coop chiamate a garantire il servizio. “Con l’emergenza Covid – dice – sono disponibili pochi infermieri ma il responsabile della società mi ha garantito che farà di tutto per garantire il servizio di assistenza integrativa. Tutto passa, però, dalla sensibilizzazione dei sindaci del distretto 46, che esorto a intervenire una volta per tutte”.