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Augusta, 3 sigle sindacali chiedono il trasferimento del direttore del carcere

Le organizzazioni sindacali Sappe, Osapp, Uilpa hanno disertato l’incontro per la discussione delle criticità al carcere di Augusta. “A seguito alle oramai innumerevoli corrispondenze epistolari – scrivono i sindacalisti – e di un altra sigla firmataria che a volte ha sottoscritto lettere con il nostro cartello maggioritario, se la prendono con la direttrice Lanteri che dopo, il Suo ordine di dare immediata esecuzione ad applicare senza ulteriori indugi il Protocollo d’Intesa Locale, con la promessa della stessa di dare immediata esecuzione, di contro riconvoca per la ri-discussione del piano. E’ grottesco ricevere la nota per venire convocati a livello territoriale mettendo all’ordine del giorno le criticità nell’applicazione del P.I.L che è stato messo in pratica dal 6 aprile al 14 aprile, e poi per un turno il giorno 11 maggio, e magicamente informare che ci sono criticità guarda caso nei punti ove la minoranza delle sigle locali aveva posto residuali resistenze?”.
A parere di Sappe, Osapp, e Uilpa Polizia Penitenziaria la dirigenza e il comando “è non è appropriato agli obiettivi che si dovrebbe prefiggere un’amministrazione dello Stato, poiché è davvero scandaloso cedere a circostanze non suffragate da una reale applicazione di un modelli organizzativi che in altri istituti della regione funzionano, ma guarda presso la C.R di Augusta, probabilmente può incidere il germe della volontà del principio di non far decollare una iniziativa concordato democraticamente con la maggioranza delle organizzazioni sindacali”.

La nota sindacale è stata al neo Presidente Capo del DAP Bernardo Petralia,e al Vice Capo DAP Consigliere Roberto Tartaglia, per consegnare a loro una fotografia delle difficoltà che hanno i lavoratori a vedersi riconosciuti i diritti sanciti da accordi sindacali a maggioranza. La lettera è stata inviata anche al Dirigente Generale a Capo del PRAP Sicilia, Calandrino a cui spettano “le conclusioni, ritenendo superfluo comunicarle che le segreterie territoriali diserteranno l’incontro de quo (anche per il piano ferie che è inserito nel PIL quindi non bisognevole di trattativa ma solo di una informazione….), prendendo atto che quasi certamente un cambio al vertice della direzione potrebbe essere una soluzione, fermo restando che rimaniamo fermi nel chiedere l’applicazione del PIL.

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