Augusta, evasione fiscale: sequestrati beni per oltre 1milione e mezzo
La Guardia di Finanza di Siracusa, ha eseguito un provvedimento di “Sequestro preventivo” per un importo pari ad 1 milione 654 mila euro nei confronti della Gespi srl e del suo rappresentante legale A. G.
I finanzieri della Compagnia di Augusta hanno eseguito una complessa ed articolata attività di polizia economico-finanziaria nei confronti della società Gespi s.r.l., che opera nel settore dell’energia, smaltimento rifiuti e servizi portuali.
L’attività di servizio si è incentrata sull’esame della documentazione contabile ed extracontabile della società che ha permesso di accertare l’omesso versamento di Iva per gli anni d’imposta 2013 e 2014 ed, in conseguenza di ciò, su mirati accertamenti patrimoniali volti a ricostruire le effettive disponibilità finanziarie ed il patrimonio dei soggetti giuridici e delle persone fisiche coinvolte. A tale scopo sono state oggetto di approfondito controllo tutte le operazione transitate nei registri Iiva e confluite nelle liquidazioni periodiche mensili con quelli riportati nelle dichiarazioni annuali. Gli esiti sono stati ulteriormente raffrontati con i dati riportati nel quadro VL delle dichiarazioni annuali e con le banche dati in uso al Corpo.
Tali riscontri effettuati hanno consentito alle Fiamme Gialle di quantificare il reale danno nei confronti dell’Erario in 1 milione 654 mila euro derivante dalla sommatoria dell’omesso versamento Iva pari a 815mila 619 euro per l’anno 2013 ed 838mila 743 euro per l’anno 2014.
Per tali violazioni il rappresentante legale della società, A. G. di Augusta, è stato deferito alla Procura di Siracusa .
Le attività delle Fiamme Gialle megaresi, coordinate dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano, e dirette dal Sostituto Procuratore, Vincenzo Nitti, hanno consentito di avanzare la richiesta e di ottenere dal Gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, un provvedimento cautelare nella forma del “Sequestro preventivo” anche per equivalente riguardante numerosi conti correnti bancari, beni immobili e mobili registrati e quote societarie fino alla concorrenza di € 1 milione 654 mila euro riconducibili agli omessi versamenti.