Augusta: Giacinto Franco, l’eroe dimenticato
All’ombra dei veleni del Petrolchimico siracusano, un plauso obbligato da parte di tutta la popolazione residente nel territorio industriale e delle famiglie colpite da gravi lutti e invalidità permanenti, per l’eccezionale risultato ottenuto, deve essere concesso al pediatra Giacinto Franco, morto nel 2012. Un impegno ambientalista convinto, di lotta contro lo strapotere delle industrie che avevano colonizzato il territorio.
Anselmo Madeddu
Giacinto Franco, aveva condotto importanti studi sui “metalli pesanti”, insieme al dottor Anselmo Madeddu, con l’importante impegno sugli studi portati avanti con tanta professionalità sulle polveri sospese dei metalli pesanti e su tutte le sostanze inquinanti, così come sui preziosi chiarimenti scientifici sulle malformazioni e le concause collegate, con certezza matematica, all’inquinamento dell’Ambiente, come dichiara il procuratore Roberto Campisi in occasione dell’inchiesta “Mare Rosso”; circostanze che abbiamo pubblicato da queste stesse colonne in altro articolo specifico.
Giacinto Franco, pediatra al “Muscatello”, era stato uno dei primi collaboratori di Antonino Condorelli, il pretore di Augusta che, in oltre cinque anni di permanenza dal 1978 al 1984, aveva messo sotto accusa i vertici delle industrie del petrolchimico siracusano.
Il mare della rada di Augusta era color marrone chiaro, ma l’allarme scattò a seguito del fenomeno della forte moria di pesci e dei bambini nati malformati; il pretore Antonino Condorelli, grazie anche alla collaborazione di Giacinto Franco, portò avanti diversi fascicoli d’inchiesta sui fenomeni e mise sotto accusa gli industriali, con indagini e processi. Un pezzo di storia; un segnale sinistro che qualcosa non andava per il verso giusto, ignorato per convenienza volontariamente negli anni a venire dalla maggioranza, sempre per lo stesso motivo: i posti di lavoro. Ma, a conferma della nostra sub cultura egoista, Giacinto Franco è stato pian piano dimenticato.
Concetto Alota