Augusta, l’impegno del presidente dell’autorità di sistema portuale
“Si riapre finalmente un nuovo corso per l’ Autorità di sistema del mare di Sicilia orientale”. A dirlo sono i presidenti delle associazioni Assoporto Augusta Marina Noè e Union Port Maritime Cluster Davide Fazio dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, il neo presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina, il sindaco Giuseppe Di Mare e l’assessore al Porto Tania Patania. L’incontro si è svolto a palazzo di città ed ha rappresentato un’importante occasione per conoscersi, ma anche per iniziare un percorso di dialogo e condivisione dei progetti di sviluppo della portualità megarese.
“Abbiamo avuto modo di manifestare il nostro apprezzamento per le recenti
audizioni alla Camera ed al Senato del neo presidente Adsp Di Sarcina chiedendo
che si proceda con le azioni conseguenti. – aggiungono Noè e Fazio- La sua nomina arriva in un momento di
grandi difficoltà per il mondo intero a causa delle decisioni assunte da un
unico uomo. Occorrerà, dunque, che i governi dei paesi dell’Ue si dotino di un
nuovo piano d’interventi, ma soprattutto che rivedano i termini del Pnrr, in
quanto le opere potrebbero non essere completate nel 2026, come previsto anche
per qualche opera ad Augusta”. Oggi infatti mancano le materie prime, il costo
dell’energia e dei carburanti è alle stelle e le aziende produttrici sono
costrette a chiudere o, nella migliore delle ipotesi, a fare ricorso alla Cig e
gli investimenti previsti solo qualche mese fa sono come minimo triplicati, per
cui occorrerà modificare le coperture finanziarie.
“Al presidente Di Sarcina abbiamo rinnovato l’esigenza di mettere subito mano
ai concorsi per le assunzioni del personale previsto in pianta organica
dell’Adsp, –proseguono i rappresentanti
degli operatori portuali- evitando scorciatoie che appaiono inopportune per
il nostro territorio e non conducenti perché sicuramente temporanee. Conosciamo
tutti, infatti, la logica di chi entra in una amministrazione lontano dal
proprio territorio per poi chiedere il trasferimento ad altra amministrazione,
più vicina ai propri interessi”.
I porti per il nostro paese rappresentano una risorsa strategica ed occorre
spendersi energicamente perché il loro sviluppo sia assicurato, in sinergia e facendo rete con il territorio. “Non si
potrà prescindere da rapporti di condivisione e di coinvolgimento degli
interlocutori attivi nel territorio e non si potrà fare a meno dei rapporti che
l’ingegnere Di Sarcina ha creato in questi anni nei diversi ruoli ricoperti. affermano ancora Noè e Fazio- Siamo d’accordo con il neo presidente quando
afferma che alcuni porti del Sud, e tra questi certamente Augusta, sono
marginalizzati, distanti dal pubblico dibattito e dall’interesse degli
armatori. Saremmo lieti di aprirci al mondo ed entusiasti di rivedere il porto
di Augusta come qualche decina di anni fa, pieno zeppo di navi. Non siamo
innamorati di un solo settore e pensiamo che la transizione energetica passi
anche da questo porto, ciò che ci interessa è produrre ricchezza per il porto,
per il territorio, mettere in moto l’economia senza sentirsi sempre come Cenerentola”.
Per gli operatori portuali la storia delle infrastrutture è come il cane che si
morde la coda: se non le hai pronte al momento opportuno perdi l’attimo, se le
hai rischi che, per motivazioni diverse, non vengano utilizzate. “Noi siamo
comunque per averle e, nel contempo, cercare ogni utile sinergia con chi le
deve utilizzare- concludono i presidenti
di Assoporto Augusta e Union Port
Maritime Cluster – Abbiamo molto apprezzato la manifestata
esigenza del Presidente di avere un Comitato di gestione all’altezza della
sfida, libero da condizionamenti e per questo motivo siamo certi che i sindaci
di Augusta e Catania, unitamente al Presidente della Regione Siciliana,
designeranno persone autorevoli con i requisiti previsti dalla norma e
capaci di dare un contributo efficace. Per i nostri porti, infatti, gli anni
che verranno saranno i più importanti, quelli decisivi, non ci si potrà
permettere di commettere errori senza pagare disastrose conseguenze”.
L’incontro è terminato con l’impegno d’incontrare gli operatori economici delle due associazioni, a palazzo di città, per meglio conoscere gli interlocutori della realtà megarese.