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Augusta, operaio ustionato al volto dalla fuoriuscita di vapore acqueo

Un operaio siracusano di 50 anni è ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania a causa delle ustioni riportate al volto a seguito del rilascio di vapore acqueo ad altissima temperatura. L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata di ieri negli impianti dell’inceneritore della Gespi di Augusta. Per cause al vaglio della Procura aretusea, che ha aperto un’inchiesta, l’operaio, dipendente di una ditta di manutenzione con sede a Siracusa, stava effettuando la manutenzione ad un nastro dell’inceneritore quando è stato colpito dal vapore acqueo che serviva per pulire gli ingranaggi. Scattati i soccorsi, il ferito è stato subito trasportato al Cannizzaro con ustioni al volto ma senza essere in pericolo di vita. Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Augusta. A coordinare le indagini è il pm Marco Di Mauro, che ha delegato gli esperti del Nictas e quelli dello Spresal dell’Asp 8 di Siracusa.

Intanto, nella giornata di ieri si è verificato un altro incidente di lieve entità allo stabilimento Esso di Augusta, dove una probabile perdita nella pompa di distillazione sottovuoto di idrocarburi ha dato origine a un incendio, domato senza danni a persone. <<Il fatto che non ci siano state vittime, non minimizza l’entità dell’accaduto – dice il segretario della Cgil Alosi – tanto più che a quanto pare si tratta dello stesso impianto in cui già nel 2013 si verificò un altro incidente. Corre l’obbligo precisare anche che al momento non risulta essere stata stilata alcuna relazione tecnica, così come non è stata data alcuna informazione alla popolazione, preoccupata dall’alta colonna di fumo nero, vista anche dai comuni limitrofi>>. Alosi incalza:  <<Le nostre battaglie per la garanzia della sicurezza nei cantieri non ha mai conosciuto sosta, ma le imprese finora sono state piuttosto sorde, nonostante il protocollo siglato in prefettura nel 2007. L’attenzione delle aziende verso la sicurezza sul posto di lavoro non ha mai raggiunto quegli standard necessari chiesti senza sosta dai sindacati”.

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