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Augusta. Operazione “Xiphonia”: il Riesame scarcera Alfio Fazio

Il tribunale del riesame di Catania ha disposto l’immediata liberazione nei confronti dell’imprenditore megarese Alfio Fazio, coinvolto nell’operazione “Xiphonia”, portata a termine dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Siracusa, su irregolarità per l’ottenimento di finanziamenti pubblici per la costruzione del porticciolo turistico nel porto di Augusta.

Accogliendo l’istanza avanzata dai legali difensori, avv. Bruno e Antonino Leone, il tribunale della libertà ha sostituito la misura degli arresti domiciliari, applicata dal gip del tribunale aretuseo Andrea Migneco, con la misura interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi nell’impresa per la durata di 12 mesi. Il provvedimento fa seguito a quello emesso 9 giorni addietro dal gip Migneco che ha accolto l’istanza della difesa dell’imprenditore edile augustano, Antonino Ranno, cui ha revocato la misura degli arresti domiciliari, con il parere favorevole del pm Salvatore Grillo. I due indagati hanno sempre dichiarato sempre la liceità delle attività eseguite nell’ambito della realizzazione dell’infrastruttura. Ranno aveva risposto alle domande del giudice in sede di interrogatorio di garanzia sostenendo che la migliore prova sulla legittimità delle operazioni eseguite per la realizzazione del progetto sta nello stato di avanzamento dell’approdo turistico nella zona Cala Madonna del Carmine.

L’accusa sostiene che la società Porto Xifonio, destinataria del finanziamento del Fondo europeo, e la società interposta Edil Tiche oltre che le altre ditte subappaltatrici abbiano avviato un giro di fatture false per lavori mai eseguiti. I reati ipotizzati dalla magistratura, a vario titolo nei confronti degli indagati, sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione.

 

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