Se te lo fossi perso

Augusta, Pesca subacquea di frodo all’interno di una zona militare della Marina

Nel corso della serata di ieri, festività di Santo Stefano, è giunta una segnalazione alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta da parte della Centrale Operativa del Comando Marittimo Sicilia della Marina Militare, con cui si dava atto di un accesso abusivo in area militare, con perpetrazione di un’attività di pesca subacquea di frodo.

Immediatamente, è stato disposto l’invio in zona di un’unità navale militare della Guardia Costiera, la motovedetta CP 879, mentre la Stazione Carabinieri della Marina Militare ha richiesto l’intervento di un’autopattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta.

Non appena giunti in zona, la motovedetta della Guardia Costiera ha iniziato a perlustrare l’area alla ricerca del barchino da cui si sarebbe immerso il pescatore di frodo, barchino che, con il favore delle tenebre ed approfittando del bassissimi fondali, inaccessibili alla motovedetta, è riuscito a dileguarsi, mentre l’autopattuglia dei Carabinieri, con il supporto del personale di guardia della Marina Militare, ha individuato, e seguito da terra, il subacqueo, intimandogli di uscire dall’acqua.

Il subacqueo è stato quindi condotto presso la Capitaneria di Porto di Augusta dall’autopattuglia dei Carabinieri,  e quindi sanzionato per pesca in zona vietata.

Sottoposte a sequestro le attrezzature utilizzate illegittimamente, unitamente a circa 7 kg. di pescato successivamente smaltito.

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