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Augusta porto di approdo della Tirrenia

“A seguito della decisione di escludere il porto di Augusta, quale approdo per le navi della società Tirrenia, ho deciso di incontrare l’Assessore regionale dei Trasporti, dott. Domenico Torrisi, per avere chiarimenti sulle motivazioni per le quali non è stata autorizzata la Tirrenia a modificare le linee per il trasporto merci Ravenna (o Venezia, o Monfalcone)/Brindisi e ad aprire, come concordato, un approdo presso il porto di Augusta”. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, che incalza: “La Regione siciliana, ha continuato l’On. Vinciullo, doveva dare un parere sulla modifica della convenzione, in atto esistente, con la società Tirrenia. Nel piano di rimodulazione della convenzione, formulato dalla Tirrenia, con nota 13 febbraio 2014, era stato inserito anche il porto di Augusta, mentre Catania era stata confermata come porto d’approdo.Invece, con la convenzione 37659 del 7 agosto 2014, il porto di Augusta è stato escluso.

L’Assessore regionale dei Trasporti, dopo avermi ascoltato, e dopo che ho interloquito con il ministro Lupi, mi ha assicurato che verrà nuovamente espresso l’assenso al Ministero dei Trasporti con la convenzione e la clausola di salvaguardia inclusa per il porto di Augusta.

Inoltre, ho fatto presente all’Assessore che l’attuale assenso è privo di valore giuridico perché, invece di essere espresso dall’organo politico, a differenza della regione Sardegna, è stato espresso da un dirigente di servizio che non ha titoli per farlo. Pertanto, ha concluso l’On. Vinciullo, il porto di Augusta non sarà penalizzato dalle decisioni della Regione e potrà continuare ad avere un ruolo di primaria importanza per l’economia della Sicilia.

Sono certo che l’Assessore manterrà la parola data ed assicuro, però, che continuerò a vigilare, come mia abitudine, affinché possa essere mantenuto l’impegno assunto.

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