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Augusta, scatta il piano di ridimensionamento della Sasol Italy

La Sasol Italy Augusta ha elaborato un piano di riduzione dei costi corposo, per rendere lo stabilimento maggiormente competitivo e poter essere attrattivo rispetto a nuovi investimenti da parte di Sasol O&S. Il dato è emerso nel corso di un incontro tra la direzione di stabilimento Sasol Italy Augusta e la rsu di fabbrica, assistita dalle segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec per discutere dell’impatto, sullo stabilimento di Augusta, del progetto aziendale denominato Mercurio che riguarda l’intera Sasol Italy. L’azienda ha illustrato l’andamento economico dal quale si evince una difficoltà per lo stabilimento di Augusta, che ha chiuso l’anno fiscale con una perdita di 28 mln di euro, dovuto, a detta aziendale, sia al mancato approvvigionamento di cherosene libico sia alla forte incidenza dei costi fissi.

Il piano prevede il risparmio di circa 20 milioni di euro, attraverso l’efficientamento di alcune attività di stabilimento, prevedendo l’internalizzazione di alcune di esse e intervenendo sul costo del personale con una riduzione della forza lavoro di 50 unità per il sito di Augusta. Un progetto che le organizzazioni sindacali, pur prendendo atto delle difficoltà economiche e gestionali, non condividono ritenendo l’impatto sul personale eccessivo,alla luce della riorganizzazione del 2009 che ha visto l’uscita di un centinaio di lavoratori.

“La nuova organizzazione impatta pesantemente l’area dei turnisti a cui viene chiesto il sacrificio maggiore, generando perplessità sia sui carichi di lavoro, sia sugli aspetti legati alla sicurezza e alla salvaguardia dell’ambiente esterno – spiegano i segretari di Filctem, Femca e Uiltec – Lo strumento con cui l’azienda intende gestire tali esuberi è quello della mobilità, ma come fatto rilevare da Filctem,Femca e Uiltec non esiste ad Augusta un numero così ampio di lavoratori che usufruendo ti tale strumento, si agganciano alla pensione. Filctem, Femca e Uiltec ritengono non accettabile un piano riorganizzativo che preveda solo una mera riduzione dei costi, incentrata solo sul sacrificio dei lavoratori e si dichiarano disponibili a proseguire il confronto con l’azienda con l’obiettivo di rendere maggiormente competitivo lo stabilimento di Augusta

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