Autisti dell’Ast in rivolta dopo lo stop alla legge per salvare l’azienda. Protestano i sindacati: “Qui si gioca con il futuro di 700 famiglie”. Presidio davanti l’Ars.
Sit in di proteste e presidio permanente contro la politica che gioca con il futuro di 700 famiglie.
Scoppia la rivolta degli autisti dell’Ast dopo che l’Ars ha deciso di fermare le procedura per la legge che doveva servire a salvare l’azienda pubblica di trasporto su gomma. “Inaspettata e irresponsabile la decisione assunta in conferenza dei capigruppo all’ARS, di stralciare la norma salva Ast” dicono senza mezzi termini i segretari generali regionali dei sindacati di categoria. “Così facendo si torna a mettere a rischio 700 lavoratori con le loro famiglie, adesso presidieremo l’Ars ogni santo giorno fino all’approvazione della norma che dovrà essere fatta con la massima urgenza”.
Questa mattina è iniziato il presidio con tanto di appello forte al governo. Il Presidente della Regione Schifani, l’Assessore all’Economia Falcone e l’Assessore alle Infrastrutture Aricò, si erano impegnati a traguardare l’obiettivo, ricapitalizzazione, piano industriale e affidamento in house. I lavoratori nonostante le mille difficoltà quotidiane, sono rimasti fiduciosamente in servizio senza arrecare danno all’utenza e con grande senso di responsabilità”. “Esortiamo il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno – aggiungono i sindacati – a procedere con una convocazione straordinaria della conferenza dei capigruppo ed allo stesso tempo invitiamo l’opposizione a non votare nuovamente contro i lavoratori Ast e le loro famiglie”.
I sindacati concludono: “La politica si fa con la serietà e con il mantenimento degli impegni assunti, non ci sorprenderebbe se i lavoratori strappassero le schede elettorali. Con loro presidieremo l’Assemblea Regionale, l’utenza e i cittadini avranno comprensione dei disservizi che ci saranno in Sicilia, ma il futuro di 700 famiglie va tutelato e ha carattere di priorità”.
Salvo Trombatore