Avola, i carabinieri riscontrano anomalie sanitarie in un agriturismo
Proseguono con incisività i servizi di controllo del territorio posti in essere dai Carabinieri di Noto su tutto il territorio di competenza che, sebbene la stagione estiva si stia avviando alla conclusione, vede ancora migliaia di cittadini e turisti che si riversano nelle zone balneari, soprattutto durante le giornate di festa, per trovare sollievo dalla calura cittadina e per frequentare i numerosi locali presenti.
Nello specifico, negli ultimi giorni i Carabinieri della Stazione di Avola, unitamente al personale del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa e del Nucleo Ispettorato del lavoro di Siracusa, hanno proceduto a mirati controlli nei confronti di alcuni stabilimenti balnearie di vari esercizio pubblici autorizzati alla somministrazione di cibo e bevande al fine di verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie relative alla lavorazione e conservazione dei prodotti alimentari, controllare il possesso di tutte le autorizzazioni amministrative di settore e riscontrare che l’impiego dei lavoratori fosse conforme alla normativa in materia.
Per la maggior parte degli esercizi pubblici sottoposti ad accertamenti tutto è risultato regolare mentre nel corso controllo ad una azienda agrituristica sono state rilevate anomalie sia sotto il profilo sanitario che nell’impiego del personale dipendente.
Nello specifico i militari dell’Arma hanno accertato che due dei lavoratori presenti non in regola secondo quanto previsto dalle normative sul diritto del lavoro: il datore di lavoro rischia, pertanto, una sanzione di natura amministrativa che varia da 1.500 a 36.000 euro per ciascun lavoratore irregolare. A ciò si deve aggiungere 1 sanzione amministrativa per un importo di 2000 euro per mancato aggiornamento delle schede di autocontrollo HACCP relativamente alla materia di igiene alimentare, sia a carattere nazionale che europeo.
Inoltre, nel corso di un controllo ad uno stabilimento balneare ed all’annesso bar-ristorante, i Carabinieri hanno accertato la presenza di un magnete applicato sul retro del contatore dell’energia elettrica al fine di ridurre in maniera significativa il conteggio dei consumi: il titolare della struttura, pertanto, è stato segnalato all’autorità Giudiziaria quale indagato per il reato di furto aggravato di energia elettrica.
Continueranno con assiduità analoghe attività di controllo svolte dall’Arma dei Carabinieri unitamente al personale dei reparti speciali al fine di garantire il rispetto delle norme vigenti a tutela della salute dei consumatori e dei lavoratori.