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Avola, uccise la madre dell’ex fidanzata: sentenza a settembre

Con le conclusioni della difesa, si avvia a sentenza il processo di secondo grado per l’uccisione di Loredana Lopiano, la 47enne, caposala al reparto di Oncologia all’ospedale Di Maria di Avola, accoltellata la mattina del 27 settembre 2018 dal 19enne Giuseppe Lanteri. Nell’ultima udienza l’avvocato Antonino Campisi ha svolto l’arringa, sostenendo che l’imputato, per il quale il pubblico ministero Andrea Ursino ha chiesto alla Corte d’assise d’appello la conferma della condanna riportata in primo grado a 30 anni di reclusione. 

Il penalista ha poggiato la sua difesa sulle problematiche di natura psichica di cui soffrirebbe il proprio assistito, rimarcando il suo carattere mite e il fatto che quella mattina non avrebbe avuto alcuna intenzione di scagliarsi contro la donna ma avrebbe soltanto voluto scambiare qualche parola con la figlia, sua ex fidanzata. Il legale difensore ha concluso l’arringa chiedendo una riforma in meglio per Lanteri. 

Come in primo grado, anche in questo secondo giudizio l’accusa non ha inteso contestare all’imputato la premeditazione che avrebbe comportato una richiesta di condanna per Lanteri all’ergastolo.  

L’aggressore ha inferto cinque coltellate a Loredana Lopiano, che aveva aperto la porta la mattina del 27 settembre di tre anni fa, non aspettandosi la reazione del giovane ex fidanzatino della figlia che si trovava al piano superiore dell’abitazione ma nulla ha potuto fare per evitare l’irreparabile.

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