Avvistati daini a Siracusa. Il danno ecologico
Siracusa. Ormai sono giunti anche nella Sicilia sud orientale. Cassibile, Canicattini, c.da Cugni i daini sono arrivati a Siracusa. Gli avvistamenti di esemplari sfuggiti dai recinti di chi li alleva pensando di non fare nulla di male, si rinnovano continuamente da oltre un anno.
Il daino Dama dama è una specie straniera, originaria del vicino oriente (Anatolia). In Sicilia non c’era mai stato. Qualche decennio fa venne introdotto per iniziativa privata, quindi fuori da qualsiasi progetto di ricerca scientifica, compiendo un danno ecologico incalcolabile che quanto prima riguarderà anche il siracusano.
A causa dell’elevato livello di socialità e di adattamento alle risorse alimentari, l’ungulato vive in gruppi numerosi, al di sopra della capacità di carico di un’area, e pascolando distrugge la flora spontanea.
Il daino non si è evoluto con le specie animali e vegetali presenti in Sicilia, per cui l’ecosistema non è in grado di regolarne la crescita demografica. In Sicilia infatti mancano i suoi predatori naturali: il lupo, la lince, l’orso. Il principale impatto ecologico è la totale scomparsa del sottobosco, dovuta all’eccessivo pascolamento. I danni maggiori si registrano al parco delle Madonie, esattamente al Monte Quacella: il pascolo dei daini ha già provocato la scomparsa di numerose popolazioni di orchidee selvatiche, che paradossalmente sono specie protette. Il pascolo ha gravi ripercussioni, oltre che sulle specie vegetali e sulla rigenerazione forestale, anche sulle specie animali, che vedono scomparire il proprio habitat. Per tale motivo, l’evidenza scientifica e le norme europee, suggeriscono la rimozione di tale specie alloctona per restaurare l’ambiente originario.
La lotta alle specie aliene risulta essere dunque un’azione necessaria, una scelta corretta e obbligata per preservare la biodiversità locale.