Aziende partecipate, niente danno erariale: 39 assolti
Non ci fu alcun danno erariale nella costituzione e nel successivo scioglimento di 4 società in house da parte del Comune capoluogo. La Corte dei Conti ha emesso ieri mattina la sentenza con la quale ha accolto le richieste della difesa assolvendo ex sindaci, assessori e consiglieri comunali coinvolti a vario titolo nella vicenda.
Nella sentenza che si compone di 58 pagine, i giudici hanno accolto un’eccezione che considerava entro i 5 anni ordinari, il termine per la prescrizione breve delle irregolarità contestate, ritenendo non esservi stato dolo nell’attività dei consiglieri comunali per non essere emerso alcun “occultamento doloso del danno”.
La sentenza è stata pronunciata a favore dell’ex presidente del consiglio comunale e attuale assessore regionale, Edy Bandiera, dei consiglieri comunali del tempo Mauro Basile, Alfredo Boscarino, Giuseppe Bufardeci, Mariano Caldarella, Giuseppe Casella, Salvo Castagnino, Salvatore Cavarra, Sergio Claudio, Roberto Di Mauro, Giacinto Ferrara, Rosario Fortuna, Giancarlo Garozzo, Giuseppe Gentile, Paolo Gulino, Giuseppe Leone, Giancarlo Lo Manto, Gaetano Malignaggi, Ferdinando e Roberto Messina, Marco Ravalli, Marco Reale, Domenico Richiusa, Michele Sipala, Salvo Sorbello, Luciano Spicuglia, Antonino Zito, i sindaci dell’epoca Giambattista Bufardeci e Roberto Visentin, gli assessori Concetto La Bianca, Ezechia Paolo reale, Bernardo Giuliano, Francesco Midolo, Paolo Romano, Carlo Regolo, Gianmarco Lo Curzio, Marcello Burti e Carmelo Fileti.
L’indagine della Procura regionale della corte dei conti, riguarda la gestione economico e finanziaria degli esercizi dal 2007 al 2010. I magistrati, con atto depositato l’11 febbraio 2016, hanno citato i 39 ex ed attuali amministratori pubblici per condannarli al pagamento in favore del comune capoluogo della somma complessiva di 208mila euro. La vicenda risale al 2008 ed è legata alla costituzione di società a totale partecipazione pubblica per l’ottimizzazione e l’esternalizzazione di alcune attività. In particolare, i servizi consistevano nella gestione del sistema informatico comunale e della valorizzazione del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune; i servizi per la gestione dei parcheggi e dei trasporti, quello per la gestione delle affissioni pubbliche per un impegno complessivo di spesa pari a 350mila euro. La delibera è passata il giunta (unico assente Enzo Vinciullo) e il 28 aprile votata da 29 consiglieri comunali.
Sulla base dell’istruttoria svolta, l’ufficio requirente ha rilevato che le 4 società costituite tra il 14 e il 15 ottobre 2008 siano rimaste inattive, ritenendo che “l’effettivo costo sostenuto per la costituzione e l’inutile mantenimento in vita delle società in house (…) costituisca un danno erariale” mentre sono stati rilevati solo “costi sostenuti per il pagamento di compensi agli amministratori, ai sindaci ai consulenti, ai revisori”.