Bilancio di previsione 2015: pubblicazione entro i termini di legge
Con riferimento all’applicazione dell’articolo 6, comma 1, della legge regionale numero 11 del 2015, circa la delibera immediatamente esecutiva con la quale il consiglio comunale ha approvato il bilancio 2015, gli uffici comunicano che la pubblicazione dell’estratto, così come disposto dalla norma, è avvenuta nei termini previsti. Nel caso specifico, la pubblicazione è avvenuta alle ore 9,53 del 22 gennaio scorso, cioè entro il terzo giorno successivo all’approvazione dell’atto, nella sezione “Pubblicità atti” del sito istituzionale: www.comune.siracusa.it.
Inoltre, ad ulteriore garanzia di trasparenza, secondo la procedura attuata dall’Ente, l’estratto si completa con la registrazione integrale della seduta di consiglio comunale pubblicata, sempre sul sito istituzionale, alla sezione “Magnetofono” e nella quale viene apposta la firma digitale del segretario generale.
MA IL PARLAMENTARE PIPPO ZAPPULLA RINCARA LA DOSE. “Quando un consigliere comunale pone un quesito di tale rilevanza, di norma, il responsabile risponde sgombrando il campo nel merito delle questioni poste e non con reazioni scomposte e stizzite. Il problema posto è di assoluta importanza e gravità e, se confermate le preoccupazioni e i rilievi, mette in discussione la validità di provvedimenti fondamentali assunti dalla Giunta e dallo stesso Consiglio Comunale”. Lo afferma il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla.
“Come appare da una rigorosa lettura dell’art. 6 della legge regionale – sull’obbligo della pubblicazione degli atti sul sito internet del Comune – dice Zappulla – siamo in presenza di provvedimenti che possono essere considerati nulli. In tal caso, la situazione è davvero di estrema gravità, tale da fare saltare la validità dei provvedimenti – partire dallo stesso bilancio 2015 e forse anche la Tari – e, come del tutto evidente, ponendo seriamente il tema dello scioglimento del consiglio comunale. Se confermata la nullità degli atti e del bilancio, di norma, conseguentemente, si devono bloccare e sospendere anche i pagamenti ai creditori.
Nulla di personale con Scrofani, ma la risposta che si intravvede è quantomeno insoddisfacente: l’Assessore al Bilancio del comune di Siracusa non se ne può uscire gridando alla provocazione e alle solite esternazioni della Princiotta (in larga parte, in verità, confermate anche dalle indagini della Magistratura).
Voglio ricordare che siamo al cospetto dello stesso Assessore che ha portato in consiglio a gennaio 2016 il bilancio preventivo del 2015 e con il parere negativo dei revisori dei conti; non è ozioso rammentare che la Corte dei Conti ha richiamato l’Amministrazione di Siracusa sul bilancio 2013, sulla gestione dei debiti fuori bilancio, dei residui passivi e delle entrate tributarie (criticità denunziate dal sottoscritto insieme alla consigliera Princiotta, anche in quel caso accusati di provocazioni e di fuoco amico).
Che dice l’Assessore? Forse le cose non sono proprio tutte a posto.
Mi permetto, quindi, di affermare che la situazione è talmente grave che il Sindaco farebbe bene a verificare direttamente la situazione, assumendo in prima persona le iniziative del caso. Delle due l’una: o il quesito posto è infondato, allora si risponda nel merito – sostenuto mi permetto di dire da un urgente parere tecnico legale -; altrimenti ha ragione la Princiotta e allora si riconvochi con carattere di urgenza il Consiglio Comunale per gli atti necessari”.