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Calcio dilettanti, la Lega aggiorna il protocollo anticovid

La Lega Nazionale Dilettanti ha emanato ieri sera il nuovo aggiornamento del protocollo sanitario che riguarda gli allenamenti e le gare per le squadre partecipanti ai Campionati di serie D, del Calcio a 5 maschile e femminile e dei Campionati della Divisione del Calcio Femminile. Il Provvedimento riguarderà anche i tornei di rango regionale dall’Eccellenza alla Promozione e fino alla Terza Categoria comprendendo anche tutto il Settore Giovanile ma, per queste competizioni, sarà il Comitato Regionale Sicilia ad emanare delle opportune direttive nei prossimi giorni. Per adesso questi campionati non ripartiranno. L’indirizzo strategico della Federcalcio Dilettanti resta quello della massima precauzione. I test antigenici prevedono l’effettuazione di un esame settimanale obbligatorio entro le 48 ore antecedenti la disputa della gara o, in caso di più gare nel corso di una settimana, il test settimanale andrà effettuato prima della partita programmata nel fine settimana per tutto il gruppo squadra.

È questo un aspetto di fondamentale importanza in questo periodo di pandemia. Per quanto riguarda l’esecuzione del tampone rino-faringeo la stessa dovrà essere effettuata da personale medico o paramedico adeguatamente formato. L’analisi e la refertazione dei test antigenici quantitativi dovranno essere effettuate da una Struttura Sanitaria Pubblica o Privata con regolare autorizzazione della Regione Siciliana. In termini concreti, considerando che un solo test ha il costo di circa 20,00 euro, per ogni società dilettantistica siciliana ci vorranno circa 600,00 euro a settimana, dunque 2 mila e 400 euro mensili. Cifre non sostenibili da società dilettantistiche con bilanci finanziari ormai perennemente in rosso. L’ipotesi più apprezzabile è che i campionati regionali siciliani potranno riprendere nei primi giorni di febbraio ripartendo da dove ci si era fermati. Ai primi di gennaio si svolgerebbe il programma di preparazione atletica e pre-ripresa con allenamenti collettivi a ranghi unici. Sperando in un andamento lento del virus, ragionevolmente si potrebbe rilanciare il calcio dilettantistico siciliano nel primo trimestre del nuovo anno, considerato che lo stesso è ormai fermo da quasi 90 giorni. La serie D ha già ripreso con i recuperi mentre il campionato ripartirà domenica 13 dicembre. Le squadre siracusane sono tutte ferme al palo. L’ASD Siracusa sarebbe dovuta ripartire oggi ma tanto il patron Gaetano Cutrufo quanto l’Amministratore Unico Paolo Bonaiuto attendono indicazioni dalla Lega Sicula. Tutto fermo anche al Real Siracusa Belvedere con l’impianto sportivo di via Lazio totalmente sbarrato a tutte le attività. Carlentini, Palazzolo, Megara Augusta, Priolo, Avola e Canicattini attendono indicazioni dal Presidente di Federcalcio Sicilia Santino Lo Presti. Solo la Erregi Siracusa, in tutta sicurezza, sta svolgendo la propria attività di settore giovanile nel proprio centro sportivo di via Piazza Armerina. Intanto il Presidente Lo Presti, in una dichiarazione resa stamattina, ha lanciato strali polemici verso il Governo Nazionale che ha deliberato l’istituzione dei contributi INPS anche per i Dilettanti e lo svincolo automatico per tutti i calciatori. Tali determinazioni, a detta di Lo Presti, sanciranno la morte del Calcio dilettantistico.

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