Canicattini, inaugurata la terza fiera agro zootecnica
Inaugurata al Foro Boario di Canicattini Bagni la terza edizione della Fiera Regionale Agro Zootecnica che si terrà dal 22 al 25 aprile, promossa dall’Ami, l’Associazione culturale Agro Industrie “Monti Iblei”, presieduta da Nicola Antonio Uccello, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Canicattini Bagni, il Gal NatIblei, l’Agenzia di Sviluppo degli Iblei – Gal Val d’Anapo, il patrocinio del Comune di Noto e dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, e il contributo di aziende private.
Dopo le 20.000 presenze registrate lo scorso anno, questo terzo appuntamento fieristico canicattinese, approfittando del ponte della Liberazione, si proietta su quattro giornate, una in più, rispetto alle precedenti edizioni, allargando così le offerte e le iniziative non solo per gli operatori del settore ma per i tanti visitatori ed in particolare per le famiglie ed i bambini che potranno divertirsi immersi nella natura.
“La Fiera ha saputo diversificare la sua offerta – sottolinea il Sindaco Paolo Amenta – aprendosi ad un modello di sviluppo sostenibile più ampio. In questa veste, come ci dicono i risultati, è diventata una vetrina ed un appuntamento importante non solo per gli operatori del settore, ma anche strumento di confronto per il mondo della ricerca, dell’Università, della Scuola, delle stesse Istituzioni, dell’ambientalismo, dell’accoglienza turistica, delle famiglie, e di tanti giovani che da questo osservatorio guardano al loro futuro e al futuro di questo territorio, attraverso un modello nuovo che parla di ciclo naturale, di prodotti della terra, di Dieta Mediterranea, di crescita sostenibile. A tutti loro, pertanto, ci rivolgiamo, dicendo che il percorso che abbiamo intrapreso è l’unico possibile, non solo per Canicattini Bagni ma per l’intero territorio siciliano per guardare al di là dei nostri confini. In questo processo impegnativo di sviluppo, com’era doveroso, non ci siamo fatti trovare impreparati, accrescendo le nostre conoscenze e le nostre esperienze utilizzando le strutture pubblico-private alle quali abbiamo dato vita“.