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Cannata (FdI): “Libero consorzio di Siracusa: ok all’anticipo dei trasferimenti per il 2020”

“Approvato l’esercizio provvisorio che sarà attivo per 4 mesi, consentendo lo sblocco della spesa, con l’impegno del governo regionale a presentare la Legge di bilancio nei primi giorni di febbraio”. Lo comunica la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, che continua: “Al sicuro gli stipendi dei lavoratori regionali e buone notizie anche sul fronte del Libero consorzio di Siracusa. Con un emendamento aggiuntivo, avevo previsto la possibilità di garantire la regolare erogazione degli emolumenti ai dipendenti del Libero consorzio in dissesto e della Società partecipata. Ma, anche se ciò non ha trovato ingresso nel testo del Disegno di legge, ha comunque consentito un dialogo proficuo con l’assessore regionale alle Autonomie locali, Bernadette Grasso, la quale, con un confronto avuto anche con il commissario straordinario del Libero consorzio di Siracusa, Domenico Percolla, ha già esternato la disponibilità del dipartimento ad autorizzare l’anticipo dei trasferimenti per l’anno 2020. In questi termini, quindi, su istanza del Libero consorzio di Siracusa, si potrà procedere al trasferimento dei 4/12 in linea con le modalità di autorizzazione delle spese previste fino ad aprile”.

La deputata regionale della circoscrizione siracusana aggiunge: “E’ inoltre garantita ai Consorzi di bonifica, nelle more dell’imminente riforma organica di questi enti che stiamo portando avanti in III Commissione, una boccata di ossigeno tramite l’autorizzazione a sospendere la riscossione della quota istituzionale dei ruoli per l’ultimo quinquennio. Richiesto, infine, e recepito favorevolmente dal governo – conclude l’on. Rossana Cannata – un ordine del giorno a firma di Elvira Amata e degli altri colleghi del gruppo di Fratelli d’Italia, in cui si impegna il governo della Regione a farsi portavoce di un dialogo con i governatori della Calabria e del Mezzogiorno per sostenere la possibilità di investire le somme comunitarie altrimenti perse per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina”.

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