Capitaneria di porto: soccorsi oltre 4 mila migranti in un anno
Un impegno costante per la salvaguardia delle vite umane in mare. Un’attività che nell’ultimo anno ha comportato il soccorso di oltre 4 mila vite umane, immihgrati che volevano approdare sulle coste siciliane. Questo il bilancio dell’anno 2014, appena conclusosi, che ha visto il personale della Capitaneria di Porto di Siracusa, al comando del Capitano di Vascello Domenico La Tella, impegnato sui diversi fronti istituzionali legati, in particolar modo, alla salvaguardia della vita umana in mare, alla vigilanza sulla filiera della pesca, ai controlli in campo ambientale e demaniale ed alla sicurezza della navigazione e dei porti.
Va in special modo evidenziato come anche nel 2014 sia stato rilevante e l’apporto fornito dalle unità navali e dal personale in forza alla Capitaneria di Porto aretusea ed al dipendente Ufficio Locale Marittimo di Portopalo, nell’ambito delle attività correlate ai consistenti flussi di migranti: più di 30 sono stati, in tale campo, gli eventi di ricerca e soccorso a favore, complessivamente, di oltre 4.300 migranti con interventi che spesso hanno comportato la permanenza in mare per più di 24 ore con condizioni meteo spesso non favorevoli.
Nel corso della stagione estiva, il particolare dispositivo marittimo e terrestre dell’operazione “Mare Sicuro” ha poi consentito di trarre in salvo 75 persone in pericolo e di prestare assistenza e soccorso a 29 unità da diporto.
Più di 560 sono stati, invece, i controlli in materia di vigilanza lungo tutta la filiera della pesca presso i punti di sbarco, i grossisti, la grande distribuzione, i ristoranti e le pescherie, a fronte dei quali sono state inflitte 52 sanzioni amministrative (per un totale di oltre 110 mila euro) e 48 comunicazioni di notizia di reato per illeciti perpetrati all’interno dell’Area Marina Protetta del Plemmirio o in materia di pesca di novellame, soprattutto a carico di pescatori non professionisti. Particolare attenzione, sempre in tale ambito, è stata riservata, anche a tutela della salute del consumatore, al rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura del prodotto ittico: dei quasi 650 kg di pescato posto sotto sequestro, un terzo proveniva proprio dalla pesca “sportiva” e dunque non professionale ed oltre 300 chilogrammi era rappresentato da tonno rosso e pesce spada, specie pelagiche sulle quali vige la maggior forma di tutela.
Costante anche l’impegno sul fronte demaniale marittimo ed ambientale, con gli oltre 3500 controlli effettuati (anche sulla correttezza degli scarichi civili e industriali) e conseguente accertamento di 11 sanzioni in materia prettamente ambientale e 54 comunicazioni di notizia di reato per i reati di occupazione/innovazione abusiva su suolo demaniale marittimo e per la realizzazione di nuove opere entro i 30 metri dal confine col pubblico demanio marittimo. Una parte di tali accertamenti hanno consentito di rilevare anche i reati di “distruzione e deturpamento di bellezze naturali” e di “danneggiamento di cose pubbliche”.
Per quanto concerne l’attività finalizzata a garantire la sicurezza della navigazione per le unità mercantili, da pesca e da diporto, va sottolineato come nonostante le note carenze di spazi per l’ormeggio derivanti dall’esecuzione dei lavori di riqualificazione delle banchine del Porto Grande, l’impegno del personale della Capitaneria ha consentito di assicurare l’arrivo in Porto di 58 navi da crociera e di 156 yacht, per un totale di oltre 13.000 passeggeri.
Per quanto attiene al naviglio mercantile sono state 11 le ispezioni condotte sulle condizioni di sicurezza delle navi straniere approdate nei porti di giurisdizione, al fine di verificarne la conformità con le norme delle Convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia.