Carabinieri, un anno di attività condizionato dal covid
Il comandante della stazione di Ortigia e cinque carabinieri questa mattina a Palermo, davanti al comandante della Legione Sicilia, per ricevere gli encomi per un’operazione anticrimine che li ha visti protagonisti. È questa una delle principali cerimonie legate alla ricorrenza del 207° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La celebrazione dell’evento, tenuto conto della situazione sanitaria, sarà molto sobria. Questa mattina il comandante provinciale, Giovanni Tamborrino, insieme con il prefetto, Giusi Scaduto, alla presenza di un picchetto armato, ha deposto una corona d’alloro presso la targa dedicata ai Caduti dell’Arma dei Carabinieri posizionata nell’ingresso della caserma di viale Tica, rivolgendo loro un deferente pensiero.
Come accade in queste circostanze, il comandante provinciale diffonde una nota con cui traccia un bilancio delle attività svolte nel corso dell’ultimo anno. Attività che sono state condizionate in gran parte dall’imperversare della pandemia che ha costretto i militari dell’Arma ad organizzare servizi di controllo del territorio, finalizzato alla verifica del rispetto delle misure di contenimento del covid. La pandemia ha fatto ancor di più emergere la peculiarità dell’Arma come presidio di prossimità e di vicinanza con la gente. Infatti, sono stati numerosi gli episodi di aiuto che i carabinieri hanno prestato alle persone deboli, in grave difficoltà a causa del lockdown o famiglie penalizzate dalla crisi economica. In questo periodo di emergenza sanitaria le caserme dei carabinieri sono state aperte agli anziani e a quanti avevano difficoltà ad accedere al sistema informatico per prenotare i tamponi o i vaccini.
Un lavoro certosino che non ha impedito ai carabinieri di esercitare le loro funzioni di prevenzione e di repressione del crimine con attività d’indagine e di polizia giudiziaria che si sono concretizzate con interventi soprattutto nelle piazze di spaccio del capoluogo e dell’intera provincia, con decine di arresti e con sequestro di droga. Controlli molto attenti sono stati eseguiti anche da parte dei carabinieri dell’ispettorato del lavoro per reprimere la piaga del lavoro nero, dei militari per la tutela dei beni culturali, sulle strade dell’intera provincia.