Carasi (Cisl): “Ridurre al monimo le attifvità di fermata”
La persona e la salute al centro. Sanificare continuamente ogni luogo di lavoro per contenere qualsiasi rischio di contagio così come disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Questo quanto sostenuto dal segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, al tavolo di Confindustria. Un messaggio rivolto alle aziende del polo industriale e al resto del tessuto imprenditoriale e pubblico della provincia.
“Ridurre al minimo tutte le attività ordinarie e di “fermata”, ridurre al minimo qualunque attività industriale, coinvolgimento minimo delle presenze necessarie per assicurare le emergenze industriali azienda per azienda garantendo le indicazioni indicate dal DPCM, individuazione di strumenti di protezione individuale eccezionali laddove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale a seguito di lavorazioni industriali indifferibili e assolutamente essenziali, lì dove si ritenga necessario sanificare gli ambienti lo si faccia senza alcuna remora. Noi, in caso di mancati interventi di singole aziende, siamo disposti a fermare l’attività dei lavoratori.” Sono queste le richieste avanzate stamattina, al tavolo di Confindustria, dal segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi.
“Riteniamo indispensabile una forte presa di responsabilità di ognuno – ha dichiarato la Carasi – Le azioni devono essere condivise e, soprattutto, legate anche a quanto già inserito nel DPCM.
La stipula di un protocollo tra forze sociali e aziende – ha continuato la segretaria Cisl – serve, esclusivamente, a tutelare la salute e il lavoro di quanti operano all’interno del polo industriale.
Proprio per questo abbiamo chiesto che al tavolo del protocollo, siedano anche i responsabili sanitari dell’Asp preposti ad individuare tutti gli strumenti di sicurezza personali necessari a proteggere i lavoratori impegnati in attività essenziali e/o emergenziali che non consentono di rispettare le distanze necessarie l’uno dall’altro.”
“Rimaniamo in attesa di conoscere le determinazioni di Confindustria. – ha aggiunto Vera Carasi – Ad oggi Sonatrach, Erg Power e Sasol stanno già riducendo al minimo la presenza di lavoratori in azienda: vorremmo che tutte le aziende si muovessero in linea, piuttosto che a macchia di leopardo.
Quanto accaduto nelle ultime ore in merito all’evoluzione dei contagi, che hanno visto purtroppo protagonisti alcuni lavoratori della nostra zona industriale, non consentono alcuna sottovalutazione né alcun rinvio. In assenza di risposte adeguate, valuteremo le iniziative da intraprendere.
La tutela della vita e della salute degli operai, degli impiegati, delle lavoratrici e dei lavoratori tutti e delle loro famiglie è per noi l’assoluta priorità: è una esigenza, un grande atto di responsabilità collettiva per rilanciare l’idea di un Paese e di un territorio civile.”