“Caravaggio non si tocca”: lettera di 350 intellettuali a due ministri
350 fra intellettuali, artisti, accademici, docenti universitari, esperti d’arte hanno sottoscritto una lettera, primo firmatario il professore Paolo Giansiracusa, inviata al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini e al Ministro degli Interni, Luciana Lamorgese. Hanno chiesto l’annullamento di qualsiasi autorizzazione al prestito del dipinto del Caravaggio Seppellimento di Santa Lucia, con l’emanazione di un decreto di inamovibilità dell’opera e della sua musealizzazione. Questo il testo della lettera:
On.le Franceschini, On.le Lamorgese, siamo un gruppo di ed estimatori del pittore Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, riuniti da un unico intento, quello di salvare uno dei capolavori assoluti dell’arte del Seicento. L’opera in questione, la cui integrità è severamente minacciata, è intitolata Seppellimento di Santa Lucia. Essa rientra sotto la responsabilità e la tutela Ministeriale in quanto appartenente al patrimonio del Fec (Fondo Edifici di Culto), afferente al Ministero degli Interni. Per tale ragione firmiamo e inoltriamo alle SS.VV. la presente nota, segnalando al contempo le tensioni sociali e l’acceso dibattito culturale venutisi a creare in Sicilia in seguito alla notizia di un nuovo prestito del fragilissimo dipinto eseguito per la Città di Siracusa nel periodo ottobre-dicembre del 1608. L’opera, pur versando in precarie condizioni, e nonostante il dissenso dei tecnici, negli ultimi cinquanta anni è stata oggetto di peregrinazioni, viaggi continui per esposizioni varie, per restauri scientifici e cure manutentive. Milano, Roma, Palermo (ed altre località) sono state le tappe di un continuo girovagare al quale adesso, con aspro e diffuso dissenso, si vorrebbe aggiungere – come spiegheremo più avanti – Rovereto. Ricordiamo che ci stiamo riferendo a una tela immensa (di oltre 12 metri quadrati, grande quanto un vano abitativo) costretta a viaggiare come fosse una cesta di limoni, in casse e controcasse grandi mt. 5.00×4.00, poste di traverso all’interno di un tir verosimilmente sprovvisto di climatizzazione adeguata. Il tutto per affrontare migliaia e migliaia di chilometri, su tracciati stradali di ogni genere, tra sobbalzi, vibrazioni e brusche variazioni di temperatura. Già nel 2005 quando l’opera si trovava all’Istituto Centrale del Restauro e gli organizzatori della mostra del Palazzo Reale di Milano, Caravaggio e l’Europa, la chiesero in prestito, la allora Direttrice dell’ICR (Istituto Centrale del Restauro) Caterina Bon Valsassina espresse con chiarezza il suo dissenso, come d’altra parte contrari agli spostamenti del dipinto sono stati nel tempo gli altri Dirigenti dell’ICR e quelli del Centro Regionale per il Restauro della Sicilia. Purtroppo dei ripetuti trasporti è possibile scorgere il danno permanente a cui è stata condannata l’opera a causa di viaggi autorizzati finora con troppa superficialità e irresponsabilità. C’è da dire inoltre che l’opera ha un altissimo valore devozionale per la Sicilia. Infatti la tela, come una reliquia, sostituisce le spoglie di Santa Lucia trafugate da quasi un millennio e oggi custodite a Venezia, senza che mai ci sia stato l’intento di restituirle alla città natale. L’esortazione fatta alle SS.VV. è motivata da una recente richiesta di prestito presentata dal Mart, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto. A prescindere dal fatto che l’opera verrebbe ostentata in un contesto espositivo che nulla ha da spartire con l’arte del Seicento, non si comprende perché con tanti dipinti del Merisi di minori dimensioni, collocati in sedi più vicine, si debba scegliere una tela monumentale, fragilissima, ubicata a millecinquecento chilometri di distanza. Al Ministro Franceschini, che sappiamo essere persona sensibile ai problemi di conservazione e tutela delle opere d’arte e in particolare di quelle che purtroppo sono tracciate dalle offese del tempo, chiediamo di bloccare questo ennesimo rischioso trasloco del dipinto e di emanare, attraverso disposizioni governative, un decreto di inamovibilità. Al Ministro Lamorgese, essendo l’opera sotto la tutela del Fec, chiediamo di attivare tutte le iniziative necessarie alla musealizzazione (peraltro prevista dal Regio Decreto n. 3036 del 7 luglio 1866) del dipinto nel suo luogo deputato, nella città di Siracusa, vietando ogni forma di spostamento e di prestito. Al fine della definizione della proprietà si metta in atto al più presto quanto previsto dalla Decreto Legislativo del 3 luglio 2017 (n.8/2017/G). Il rischio è alto e la Sicilia non può permettersi di perdere un capolavoro del Caravaggio. Grati per l’azione di salvaguardia e valori