Carnevale: “Il governo Renzi uccide il patronato”
Che il Governo Renzi abbia una connotazione politica in imbarazzante continuità con quella del centro destra dell’ultimo ventennio ce ne eravamo già accorti, ma le scelte assunte in materia di lavoro ed in questo caso di sicurezza sociale hanno dell’incredibile e colpiscono in maniera odiosa quanti affidano i propri diritti alla rete di tutela universale e gratuita, esistente da 70 anni. Nemmeno Berlusconi, che pure aveva operato dei tagli importanti, si era mai spinto a tanto.
Parliamo ovviamente dei tagli che colpiscono tutti i patronati, uno degli ultimi baluardi a difesa dei diritti che assistono gratuitamente ogni anno circa 7 milioni di persone e che alleggeriscono, in maniera evidentissima,il lavoro della pubblica amministrazione.
La rete dei Patronati, infatti con la sua azione, in questi anni, ha contribuito significativamente alla politica di razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse pubbliche, dal momento che, con l’ampliamento delle attività attribuite dal legislatore, ha permesso allo stato di risparmiare circa 700 milioni di euro; ha inoltre permesso un transito morbido verso la telematizzazione nel paese col piu basso tasso d’informatizzazione d’Europa e ha , infine, imboccato, adeguando i propri strumenti la strada della decertificazione: ogni anno per esempio il Patronato Inca di Siracusa fa risparmiare 70.000 fogli di carta allo Stato.
Il capolavoro di Renzi qual è? Taglia 150 dei 400 milioni del fondo complessivo patronati ( che non è a carico della fiscalità generale ma finanziato da 15 milioni di lavoratori che offrono in pratica un servizio a tutta la popolazione italiana) e lo riutilizza per coprire il deficit dello stato. Una vergogna incredibile che rischia di mettere la parola fine alla tutela individuale gratuita e costringerà giovani, lavoratori,disoccupati e pensionati ad affidarsi a consulenze a pagamento . Un’altra rapina a mano armata legalizzata ai danni dei cittadini che saranno sbranati da consulenze a tariffe. E come se non bastasse il provvedimento rischia di creare 7000 nuovi disoccupati tra i funzionari del settore !
A Siracusa i Patronati si sostituiscono agli enti previdenziali per il 90% delle istanze complessive (circa 55.000 su 61.000 nel 2013), venendo in soccorso della pubblica amministrazione già fortemente in crisi di personale.
Il Patronato, non solo si sostituisce all’Inps,all’Inail, agli enti locali o ad altri enti previdenziali,ma attiva migliaia di contenziosi ogni anno contro la pubblica amministrazione, laddove si ravvisi un diritto negato.
La mobilitazione per opporci alla manovra di queste ultime ore è partita,nella speranza di modificare questo clamoroso svarione.
Siamo tutti in campo con petizioni in ogni ufficio(L’inca a Siracusa ha raccolto in meno di 24 ore oltre 400 firme),adesso lanceremo la petizione on line e proporremo una giornata nazionale di mobilitazione e siamo pronti allo sciopero degli sportelli per piu’ giorni .
Numerose sono le campagne virali che coinvolgeranno i parlamentari impegnati nelle varie commissioni che hanno competenza nella discussione della legge di stabilità.
Chiamiamo anche gli enti previdenziali e gli enti locali a mobilitarsi insieme a noi e puntiamo alla sensibilita’ del Comitato Provinciale Inps perche appoggi le nostre iniziative di protesta.
La politica deve sapere che si assumerà l’enorme responsabilità, nella misura in cui non saremo più in grado di garantire l’insieme dei servizi che oggi eroghiamo ai cittadini, di mettere gli stessi a disposizione di un mercato selvaggio, di quei faccendieri che si impossesseranno del pin individuale, ovvero dei dati sensibili, e che non solo si faranno pagare in modo profumato ma metteranno a rischio anche il conseguimento delle medesime prestazioni e quindi dell’esercizio dei diritti.
Siamo preoccupati per tutte quelle persone che domani non saranno in grado di pagare ciò che oggi gli è garantito gratuitamente: informarsi per chiedere un diritto.
Salvo Carnevale
Direttore Inca-CGIL Siracusa