Caso Eligia, Christian Leonardi rimane senza avvocati
Il caso di Eligia Ardita, l’infermiera siracusana morta il 19 gennaio scorso insieme con la figlioletta Giulia che portava in grembo, e la cui responsabilità ricade sul marito Christian Leonardi, reo confesso, si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. L’ultimo, in ordine di tempo, è costituito dalle dimissioni anche dell’altro legale che difende l’indagato. Dopo l’avvocato Flora, infatti, ieri si è dimesso anche l’avvocato Gioacchino Scuderi. Il legale ha annunciato la sua decisione nel corso della trasmissione di Raiuno “La vita in diretta” motivandola con non meglio specificate minacce che avrebbe subito in questi ultimi tempi e per le quali teme per la sua incolumità personale. “Prendo atto delle dimissioni dell’avvocato Scuderi – afferma Agatino Ardita, il padre di Eligia – Ma vorrei fargli notare che non intendiamo transigere sulla somma di diecimila euro che l’avvocato ha ricevuto, soldi prelevati dal conto di mia figlia”.
Leonardi, quindi, rimane al momento privo di una difesa. Nell’attesa che nomini un nuovo difensore, il marito di Eligia ha ricevuto al carcere milanese, dove si trova detenuto da dieci giorni, la visita del procuratore aggiunto Fabio Scavone e del “sostituto” Magda Guarnaccia. I due magistrati, che coordinano l’inchiesta sulla morte di Eligia, lo hanno sottoposto per due giorni a interrogatorio che è stato sostanzialmente secretato per non compromettere lo sviluppo delle indagini. Da indiscrezioni, però, sembra proprio che l’indagato abbia confermato quanto riferito in sede di arresto il 19 settembre scorso e quindi di essere lui l’autore dell’uxoricidio ma nulla avrebbe aggiunto su eventuali complici.