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Caso Ias, dopo l’assemblea la vicenda approda all’Ars

Un accordo sociale per tutelare i lavoratori dell’Ias di Priolo. La soluzione è stata suggerita dal parlamentare reginale Giuseppe Carta che ha proposto la convocazione di un tavolo di concertazione urgente. Il presidente della quarta commissione Territorio e Ambiente dell’Ars ha preso spunto dall’assemblea permanente convocfata dalle organizzazioni sindacali per tenere accesi i riflettori sulla vicenda del depuratore biologico consortile.

 “Spetta ormai solo alla Magistratura – dice Carta – stabilire se l’impianto di Depurazione gestito da IAS abbia inquinato in passato e continui ancora oggi ad inquinare. Purtroppo, l’esperienza su procedimenti penali così complessi lascia  presagire che i tempi necessari per una pronuncia definitiva sulla questione da parte dei Giudici saranno lunghi”. Nel ribadire dunque piena e massima fiducia nei confronti dell’operato della Procura e del Giudicante, nelle more che si ponga la parola fine all’iter giudiziario, per Carta “urge porsi – con tempestività – il problema relativo alla tutela degli oltre 200 lavoratori tra dipendenti diretti dell’IAS e dell’indotto che vedono oggi incerto il loro futuro”. 

IL sindaco di Melilli chiama a raccolta Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero Economia e Finanze, Regione, Confindustria Siracusa e i Grandi Utenti Industriali dell’impianto IAS, sigle sindacali e Comuni di Priolo e Melilli. “Serve – dice – che queste realtà dialoghino tra loro per trovare una soluzione che dia serenità ai lavoratori – afferma il Pres. Carta – Chiediamo a gran voce un accordo sociale come già richiesto ai Grandi Utenti Industriali”. 

Intanto, il gruppo consiliare del Mpa di Priolo Gargallo ha protocollato una richiesta per un consiglio comunale aperto che possa portare a possibili soluzioni relative allo sversamento dei reflui civili al depuratore biologico.

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