Caso Isab, consulente della Procura di Siracusa in manette
In qualità di consulente tecnico nominato dala Procura di Siracusa, per accertare le cause di un’esplosione avvenuta all’interno dello stabilimento Isab di Priolo lo scorso anno, avrebbe contattato la dirigenza dell’industria per suggerire il nominativo di un consulente di parte,in cambio di una favorevole conclusione della perizia. I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, nei confronti di Alberto Geraci, 69enne professore alla Facoltà di ingegneria presso l’Università di Catania in quiescenza dall’inizio del 2015, residente ad Aci castello (CT).
L’indagine, denominata “Stige”, consentiva di accertare la responsabilità del Geraci il quale, nominato componente del collegio di consulenti tecnici individuati quali C.T.U. dalla Procura della Repubblica di Siracusa con l’incarico di procedere all’accertamento delle cause di esplosione di un impianto dello stabilimento ISAB di Priolo Gargallo verificatasi in data 26.02.2014, in cui un violento incendio interessava un impianto di raffinazione senza fortunatamente provocare feriti, avvicinava i vertici dell’azienda ai quali proponeva di nominare, quali difensore e consulente dell’ISAB per la vicenda, soggetti a lui vicini, in cambio di una perizia favorevole che avrebbe permesso allo stabilimento di non fermare la produzione. A seguito dell’incidente di un anno fa nello stabilimento di “Isab Sud” dove intervenivano anche i Carabinieri della locale Stazione, la Procura della Repubblica di Siracusa disponeva il sequestro dell’impianto “Power Former 500” per la lavorazione delle benzine.