Caso Princiotta, Pappalardo: “Non entro nelle beghe del Pd”
Il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Siracusa, Francesco Pappalardo, al centro della diaspora per il caso Princiotta, ha deciso, insieme con il gruppo, di non commentare le dichiarazioni rilasciate in queste ultime ore dai parlamentari Pippo Zappulla e Bruno Marziano oltre che da Turi Raiti. Su Pappalardo pende il ricorso-denuncia alla commissione provinciale del partito democratico con richiesta di sospensione. Il caso è quello ormai noto legato al provvedimento adottato dal nove consiglieri comunali su undici di sospendere la consigliera Simona Princiotta dalle attività del gruppo perché si sarebbe posta in contrapposizione alla maggioranza e anche nei confronti della Giunta comunale.
“Non entro nelle beghe e nelle affermazioni rilasciate fino a oggi a vario titolo da esponenti del Pd – afferma Francesco Pappalardo – Il gruppo consiliare si è già espresso con un deliberato che parla da solo. Il gruppo consiliare deve pensare ad operare bene per la città e non a tergiversare sulle polemiche. Per tutto il resto, quindi, no comment”.
Il gruppo dei renziani, in buona sostanza, sostiene di avere assunto la decisione di sospendere la Princiotta in piena legittimità. Nello statuto del partito è vero che non vi sarebbe alcun richiamo al provvedimento di sospensione di un consigliere dall’attività del gruppo consiliare, ma è altrettanto vero che non viene esclusa.