Caso Sovrintendente, l’assessore Sgarlata: “Un attacco di natura politica”
“Riguardo alla sospensione della soprintendente Beatrice Basile, è in atto un attacco di natura politica che inevitabilmente segna il momento finale di uno scontro che a Siracusa in questi anni ha visto protagonisti associazioni, cittadini a difesa della città e del suo inestimabile paesaggio da una parte e alcuni imprenditori, tesi a garantirsi porzioni di quel territorio per nuove edificazioni (si pensi soltanto ai progetti sulla Balza Acradina e sulle Mura Dionigiane), dall’altra”. È partita una macchina del fango della quale ognuno dovrà farsi carico nelle sedi competenti. Questa versione in salsa aretusea del “metodo Boffo” – metodo per il quale occorre un’intelligenza e una capacità di manipolazione del reale che temo faccia difetto a chi c’è dietro questa operazione – si rivelerà semplicemente un metodo goffo, per non dire patetico. Nessun abuso è stato commesso ma siamo davanti ad un castello maldestramente costruito su una piscina fuori terra prefabbricata che in qualunque sito on line viene peraltro presentata come esente da richiesta di autorizzazione e realizzabile con una semplice comunicazione. Dopo 15 anni di malgoverno che ha consentito ad alcune lobbies di esercitare un potere illimitato sull’assetto urbanistico di Siracusa, amplificando i dati demografici per giustificare un PRG sproporzionato che ha desertificato la città storica per favorire la città sparpagliata, fatta di quartieri dormitorio privi di servizi, la prima amministrazione di Centrosinistra ha veramente cambiato verso. Siracusa non tornerà indietro, anche di fronte al colpo di coda di quelle forze che hanno spadroneggiato e che, in questi ultimi mesi, hanno tentato, giorno dopo giorno, di delegittimare il mio operato da assessore regionale ai Beni culturali (primo, tra tutti, il decreto di perimetrazione del parco archeologico di Siracusa, mirato a tutelare una delle aree archeologiche e paesaggistiche più importanti del Mediterraneo) e, in particolare, la nomina di Beatrice Basile a soprintendente della città, una nomina trasparente e meritocratica avvenuta all’interno di un riordino complessivo della gestione dei beni culturali in Sicilia, fortemente voluto da chi le riforme le vuole portare avanti veramente.
‘E assurdo ed immorale togliere a Siracusa il diritto di avere come Soprintendente una persona scientificamente e moralmente inattaccabile come la dott.ssa Beatrice Basile, i cui titoli sono ampiamente riconosciuti a livello nazionale. Le trame politiche di bassa lega del tipo “calunnia ,calunnia, qualcosa resterà” hanno fatto il loro tempo. E’ venuto finalmente il momento di dire a gran voce “BASTA COL SACCO DI SIRACUSA” emarginando tutti coloro che pensando alle loro tasche hanno deturpato la nostra città. Per costoro Beatrice Basile rappresentava un ostacolo insormontabile. DIFENDIAMOLA!