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Catania, bancarotta fraudolenta: dieci indagati

Su delega della Procura Distrettuale di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza con cui il Gip per misure cautelari personali nei confronti nei confronti di 10 indagati indiziati, a vario titolo, dei reati di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso per agevolare il clan “Pillera-Puntina”, oltre al sequestro preventivo, di risorse finanziarie e beni nella disponibilità degli indagati per un milione 250.000 euro. L’indagine ha preso avvio nell’ambito del fallimento a fine 2018 di una società a responsabilità limitata di Pedara che installava impianti telefonici”. Nel 2021, a seguito di segnalazione dell’amministratore giudiziario nominato per la gestione della società sequestrata, le Fiamme Gialle etnee hanno svolto ulteriori indagini al cui esito sarebbe stato rilevato il medesimo schema di svuotamento dell’operatività aziendale, già adottato con la prima società di Pedara, a danno dell’azienda in amministrazione giudiziaria mediante il progressivo depauperamento dei pacchetti di contratti di prestazione di servizi con un importante operatore economico, dirottati in favore di due nuove realtà imprenditoriali: una S.r.l. con sede a Mascalucia e socio unico il figlio della sorella del capo clan Turi PILLERA, e una ditta individuale con sede a Misterbianco, costituita ad hoc.

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