CATANIA , Operazione My racket” , condannato Salvatore Campo ex presidente antiracket
CATANIA – «Quelle somme che gli associati versavano erano assolutamente volontari, donate dopo che ciascuna vittima aveva già ricevuto il bonifico da parte dello Stato, quindi senza che io potessi fare pressione alcuna». Queste le parole di Salvatore Campo, 75 anni, presidente dell’Associazione Siciliana antiestorsione (Asia) di Aci Castello ,agli arresti domiciliari per falso ideologico, peculato ed estorsione, nelle dichiarazioni spontanee rese al Gip Anna Maria Cristaldi, alla presenza del Pm Fabio Regolo. Campo difeso dagli avvocati Luigi Latino e Sergio Confalone, si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato spontanee dichiarazioni. Ed ha Respinto anche le accuse di pressioni fatte prima di eventuali pagamenti per avere soldi da vittime: «se fosse stato così – ha dichiarato al Gip – si sarebbero potuti rivolgere ad altre associazioni antiracket, a Catania ce ne sono sette».
I legali di Campo hanno depositato in Prefettura di Catania le lettera di dimissione di Campo dall’incarico di presidente dell’Asia, che ieri è stata sospesa dal prefetto Sammartino l’associazione dal registro degli Enti accreditati e avviato la procedura di revoca dell’iscrizione. Secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di catania nell’operazione “My racket” del 2018 c, Campo avrebbe chiesto soldi a vittime della criminalità per accelerare e non rallentare l’iter del risarcimento dallo Stato. Inoltre è accusato dalla Procura di Catania di essersi appropriato di fondi dell’associazione, 37mila euro dei quali sono state sequestrati dalle Fiamme gialle su disposizione del Gip. La terza sezione di penale del Tribunale di Catania ha condannato a sei anni e dieci mesi di reclusione, per concussione, Salvatore Campo, uno dei nomi storici dell’antiracket etnea