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Catania, scontro a fuoco tra clan  due gli arresti

I carabinieri di Catania hanno arrestato due esponenti del clan Cappello, Alfio Castagna e Renè Salvatore Distefano, accusati di tentato omicidio e detenzione e porto illegale d’arma da fuoco, con l’aggravante del metodo mafioso.

Il provvedimento, emesso dal gip Marina Rizza, su richiesta del pool della Dda coordinato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo su indagini dei carabinieri di Catania, è stato notificato in carcere ai due indagati, già detenuti per altra causa.

I due sono coinvolti nello scontro a fuoco in viale Grimaldi, avvenuto nel pomeriggio dell’8 agosto 2020, tra esponenti del clan dei Cursoti Milanesi con quelli del contrapposto clan Cappello, che causò due morti, e sei feriti.

I due indagati avrebbero esploso colpi d’arma da fuoco contro gli affiliati ai Cursoti Milanesi, senza causarne la morte.

I collaboratori di giustizia, ciascuno con riferimento al gruppo criminale al quale era appartenente, hanno descritto e raccontato l’antefatto della vicenda, ricostruendo le fasi organizzative della spedizione e la dinamica del conflitto a fuoco.

Dall’operazione, denominata Centauri, è già scaturita una prima sentenza della Corte d’appello di Catania, emessa il 23 ottobre scorso, con 12 condanne, con pene comprese tra due e 12 anni di reclusione, e un’assoluzione.

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