Centinaia di siracusani all’escursione al Sole d’Ognina
Adesso Sole d’Ognina è di tutti, anche di coloro che non lo conoscevano o non l’avevano mai esplorato. Con la visita guidata di ieri, centinaia e centinaia di siracusani, in pratica una fiumara, hanno apprezzato i due chilometri di costa miracolosamente libera da villette, strade ed esercizi commerciali. Uno scrigno di natura, archeologia e paesaggio, esempio raro e concreto di quanto bella e unica sia la nostra costa laddove l’uomo l’ha risparmiata dal cemento. La visita è stata organizzata dal cartello di associazioni “SOS Siracusa”, a cui Natura Sicula fa parte, e dal Comitato “Pane e biscotti – Torre Ognina” con la collaborazione delle associazioni “Lamba Doria”, “Io amo Fontane Bianche” e “Instagramers”.
Con rinnovato senso di appartenenza, il pubblico, forte della valenza e unicità dei luoghi, ha ribadito più volte di non essere disposto a sacrificarlo, a consegnarlo all’investitore di turno. Un segnale forte e deciso per l’amministrazione comunale che, assente all’evento con qualsiasi rappresentante, da oggi in poi non avrà libertà interpretativa su quale sia la volontà popolare: a Sole d’Ognina nessun villaggio turistico, campo da golf, resort o altro, ma solo verde naturalistico e passeggiata pedo-ciclabile, dalla strada al mare. La vocazione dell’area è quella di un corridoio ecologico che, collegando Ognina a Fontane Bianche, consegni ai siracusani una passeggiata costiera in mezzo agli elementi di una natura che l’abusivismo edilizio ha cancellato irrimediabilmente dalle vicine stazioni balneari.
Nel corso della visita, guidata dall’archeologa Beatrice Basile e dal naturalista Fabio Morreale, il pubblico è rimasto sorpreso di fronte a tanta bellezza e a un paesaggio carico di significati culturali. Un paesaggio che deve essere incluso, considerato, tutelato e valorizzato in qualsiasi azione politica che agisce sul territorio e sulla vita delle comunità, anche indirettamente. L’impegno e lo sforzo fisico dei volontari, che la domenica precedente hanno rimosso i tanti rifiuti abbandonati, è stato oggetto di encomio e di riconoscenza da parte di tutti i presenti. Non è passata inosservata nemmeno l’assenza degli esponenti politici, sia di maggioranza che di opposizione. “Hanno perso un’occasione per conoscere un pezzo di territorio molto bello e per stare in mezzo agli elettori che questo luogo vogliono difenderlo” – hanno commentato in molti. E inoltre: “Sarebbe l’ora che chi gestisce il territorio impari a conoscere i luoghi su cui è chiamato a prendere decisioni importanti”.
Il nostro impegno continua vigilando sul rispetto delle norme di inedificabilità dell’area. Da oggi chiederemo all’amministrazione comunale di collocare un impianto di videosorveglianza e alcuni grossi massi in via Mar di Giava per impedire il campeggio, il camperismo e l’abbandono di rifiuti.