Cinque poliziotti avolesi assolti anche dalla Corte d’appello
La corte d’appello di Catania ha emesso la sentenza con cui ha confermato quella di assoluzione nei confronti dei cinque poliziotti del commissariato di Avola, accusati, a vario titolo, di omissioni in atti d’ufficio, perquisizione arbitraria e lesioni personali nei confronti di Sebastiano Caruso, il ventisettenne morto il 18 giugno 2016 a una decina di giorni di distanza dal suo arresto.
I giudici hanno accolto le tesi della difesa rappresentata dagli avvocati Sebastiano Troia, Raffaele Leone mentre ha rigettato la richiesta di condanna sollecitata dalla Procura generale per il vice sovrintendente Gaetano Salafia e per Luca Macauda, imputati di perquisizione arbitraria e lesioni, per gli assistenti Capo Massimo Cavallo, Salvatore Alonge ed Emanuele Isidoro, accusati di omissione in atti d’ufficio. I cinque poliziotti sono stati assolti nel luglio di due anni fa dal gup del tribunale aretuseo, Carmen Scapellato. La corte d’appello, nel confermare l’esito del primo grado, ha anche condannato la parte civile al pagamento delle spese processuali.