Codice della crisi: dai nuovi obblighi di assetti organizzativi
Gran folla di partecipanti a Palazzo Vermexio per la chiusura dell’anno formativo in un evento organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa insieme al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Siracusa ed al Centro Studi di Diritto Fallimentare, dal titolo Assetti organizzativi, doveri di amministratori e sindaci, azioni di responsabilità secondo il codice della crisi.
La prima sessione, moderata dall’Avv. Ettore Rizza, ha approfondito il tema degli assetti organizzativi, sia dal punto di vista teorico che nell’applicazione pratica. L’avv. Marcello Marina del foro di Catania ha evidenziato come le novità introdotte siano la ideale prosecuzione delle norme del Testo Unico della Finanza emanate già nel 1998, della Legge 231/2001 sui modelli organizzativi, della Legge Madia per l’adeguato controllo delle società pubbliche. Il prof. Dario Latella, docente di Diritto Commerciale all’Università di Messina, ha evidenziato la delicatezza di una riforma che richiede un deciso cambio culturale nella organizzazione e gestione dell’impresa al fine di anticipare e prevenire l’emersione della crisi.
Nella seconda sessione, moderata dal Presidente del Centro Studi di Diritto Fallimentare Marco Spadaro, il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio ha illustrato il delicato ruolo dell’organo di controllo, con le azioni e le “reazioni” richieste ai componenti del Collegio Sindacale ed ai Revisori nelle diverse fasi della vita aziendale.
L’avv. Giulio Fortunato Tescione del Foro di Reggio Calabria, ma ormai siracusano d’adozione, ha trattato il nuovo concetto di insolvenza prospettica, delineato dalla recente sentenza del Tribunale di Milano che, in una pronuncia di non comune sensibilità giuridica ed economica, ha trovato un delicato punto di equilibrio tra dovere di diligenza degli amministratori, libertà delle scelte dell’imprenditore e tutela dei creditori sociali.
Nelle considerazioni conclusive, il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa Massimo Conigliaro, ha sottolineato come il nuovo codice della crisi, mettendo da parte il concetto di fallimento, introduce strumenti di emersione tempestiva della crisi, anche attraverso la modifica di alcuni articoli del codice civile che impongono all’imprenditore che operi in forma societaria o individuale, di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa. Si tratta di obblighi che bisogna trasformare in opportunità di crescita per le aziende e che consentono ai commercialisti di orientare la propria attività di consulenza verso nuovi orizzonti professionali, volti a creare valore al fianco delle imprese.