Commissione d’inchiesta, FI attacca il sindaco di Noto
Torna ad alzarsi la voce della protesta di alcune componenti politiche cittadine sulla mancata istituzione (scelta democratica scaturita dal voto in Consiglio Comunale) di una Commissione d’inchiesta sulle spese dei settori Cultura e Turismo e Spettacolo. In questo caso è Forza Italia che scrive: “Il Sindaco Bonfanti è nudo”. La politica ha perso di nuovo. In chiusura d’anno c’è stata l’opportunità per l’Amministrazione, in special modo per il settore turismo e spettacolo, di offrire alla città una prova di trasparenza e correttezza.
Invece, alla richiesta avanzata da 10 consiglieri comunali di istituire una commissione d’inchiesta sulle spese per le iniziative turistiche e culturali, la maggioranza ha deciso di chiudere il “palazzo” ai cittadini, che ancora una volta si vedono negato il diritto di sapere come viene impiegato il denaro versato con le imposte. È così che si alimenta la sindrome del sospetto. È così che si alimenta l’antipolitica. É stato stucchevole giorno 29 dicembre, in occasione del Consiglio Comunale che si sarebbe dovuto pronunciare sulla istituzione della citata commissione d’inchiesta, sentire il Sindaco Bonfanti pronunciare uno dei suoi sproloqui, ahimè diventati abituali. Così, si è diffuso in una disquisizione giuridica (per la quale non ha neppure la minima preparazione) sull’interpretazione del Regolamento comunale, quasi fosse le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, senza mai entrare nel merito del problema.
Va, invece, riconosciuto che l’Assessore Terranova ha tentato di fornire dei dati. Il problema è che le cifre sono state elaborate dal suo stesso ufficio, ma soprattutto non ha risposto alla domanda fondamentale: come mai gli spettacoli a Noto costano sempre di più, a volte fino al doppio, degli stessi forniti nei Comuni vicini? Vogliamo tranquillizzare l’Assessore, che noi siamo i primi a sostenere che un Comune a vocazione turistica debba investire somme sempre più importanti nella promozione e nell’offerta turistica. In questo siamo perfettamente d’accordo con lui. Ci distinguiamo perché riteniamo che il denaro pubblico vada gestito nella massima trasparenza con i criteri del “buon padre di famiglia”. È immorale pagare gli spettacoli più che altrove, facendo coriandoli dei soldi dei contribuenti! – il comunicato prosegue- La commissione d’inchiesta serviva a far luce su questi episodi. Su tale fronte, pensavamo che non ci fosse una distinzione di colore. Soprattutto, non pensavamo di non trovare sulle stesse nostre posizioni i consiglieri del PD, che non indugiano a latrare quando fatti analoghi riguardano altre amministrazioni, salvo poi voltarsi dall’altra parte di fronte a simili fenomeni che coinvolgono le loro. Nulla di nuovo: campioni di doppia morale!”. Termini forti firmati da Forza Italia. Di contro resta la decisione del Consiglio Comunale (10 no, 9 si ed un astenuto), citata nello stesso comunicato stampa, dove proprio uno dei dieci firmatari, il consigliere Scatà, dopo aver mostrato perplessità, nel corso del dibattito in aula, sull’opportunità dell’iniziativa in precedenza sottoscritta, si è poi astenuto. In ogni caso con l’equa spartizione del voto, l’istituzione non ci sarebbe stata.