Concerti al teatro greco, Carpenzano: “Studio e conservazione da programmare”
A pochi mesi dall’avvio degli spettacoli teatrali e musicali al Teatro Greco si torna a discutere dei rischi a cui la nuda pietra del colle Temenite è soggetta con il sovraccarico di spettatori che inevitabilmente la programmazione di concerti estivi per la prossima stagione genererà.
Da una parte, la consacrazione del Teatro Greco a méta ambita da artisti di indiscussa fama è motore trainante per il settore turistico-ricettivo, dall’altra le perplessità sulla conservazione di un bene così prezioso sono condivisibili. Ma al centro del dibattito il presidente provinciale di Federalberghi, Andrea Carpenzano, intende porre la tempistica, il timing della programmazione delle fasi di studio e di intervento volte alla protezione della perla inestimabile del Parco Archeologico della Neapolis.
“È doveroso procedere con controlli specifici per certificare lo stato di salute della pietra così da intervenire tempestivamente laddove necessario – chiarisce Carpenzano – però non si comprende perché questi argomenti si affrontino sempre a pochi mesi dal primo evento. Non sarebbe stato più corretto ed opportuno attivare gli studi archeologici e la sperimentazione delle prime possibili soluzioni di salvaguardia della pietra subito dopo la chiusura della stagione teatrale 2022?”
La domanda risulta legittima se si pensa che adesso tanti albergatori e operatori del settore turistico si ritroveranno in una specie di limbo, come accaduto lo scorso anno, quasi “in attesa di verdetto”, chiosa Carpenzano “senza poter prendere alcun tipo di decisione su iniziative promozionali e d’investimento, non avendo la certezza che nulla osta alle realizzazione dei concerti”.
Federalberghi Siracusa chiede un maggiore coinvolgimento da parte della Pubblica Amministrazione per conoscere preventivamente i periodi in cui sarà necessario strutturare le necessarie operazioni di studio e tutela del Teatro Greco e quelli in cui aprirlo ai tanti visitatori che desiderano vivere l’esperienza di uno spettacolo, anche musicale, in una cornice unica. Insieme è possibile individuare una strategia condivisa per la promozione del territorio e la valorizzazione delle attività economiche del settore turistico, agendo di concerto, consapevoli che il ritorno economico sul territorio passa non solo attraverso la storia e l’importanza del nostro patrimonio culturale ma anche attraverso l’organizzazione dei grandi eventi, due facce della stessa splendida medaglia.
“Considerando il numero ed il calibro degli artisti che quest’anno contribuiranno a dare visibilità a Siracusa – conclude Carpenzano – auspichiamo, per il futuro, la progettazione di tavoli tecnici condivisi con noi operatori del settore con largo anticipo affinché possiamo anche noi dare il giusto contributo alla promozione dell’immagine del nostro splendido territorio”.